Dunfanaghy ci risveglia con un pallido sole all’orizzonte… speriamo bene! La colazione al B&B è deliziosa in quanto la Musla ha ordinato il porridge e il Muslo l’Irish Breakfast, tutto molto buono e sostanzioso; la cordialità dei padroni di casa è grande e dopo i saluti ci dirigiamo verso Doe Castle che merita la visita per la sua posizione dominante sulla Sheephaven Bay. Il viaggio prosegue alla volta di Letterkenny, un animato paese che si snoda lungo la sua via principale, una delle più lunghe d’Irlanda. Dopo una breve passeggiata riprendiamo la strada per arrivare al Grianan of Aileach, poderoso forte circolare, in origine tempio pagano, dal quale si gode un panorama spettacolare. E’ l’inizio del giro circolare che intendiamo fare nella penisola di Inishowen; ci aspettiamo una terra poco abitata, brulla e semidesertica, ma invece scopriamo con sorpresa che molte case e molti pascoli verdi la popolano. Costeggiando a nord-ovest ci fermiamo per un frugale pranzo in un parco da merende presso il Dunree Fort per poi riprendere l’itinerario e arrivare ad uno scollinamento dalla vista mozzafiato! Certo che di panorami ne abbiamo visti davvero tanti in questo viaggio al nord dell’Irlanda…!
Il cielo finalmente si apre,compare l’azzurro che ci regala calde occhiate di sole! Sollevati da questa ‘nuova luce’ puntiamo a Carndonagh per visitare una delle più antiche croci celtiche irlandesi. Purtroppo non riusciamo a trovarla subito e mentre giriamo incappiamo in un matrimonio locale che raggruppa numerosi invitati vestiti a festa ma che davvero sembrano degli spaventapasseri! C’è da immaginarsi un forte e grosso contadino del Donegal, rosso in viso e nei capelli con un vestito da cerimonia che a malapena riesce a contenerlo e con delle scarpe che sembrano zattere ai suoi piedi!! Per non dire delle invitate…! Siamo quasi al limite della decenza, alcune faticano a camminare su tacchi assurdi e altre mostrano immondi vestiti inguinali su corpi da 80 kg. e passa! Insomma, due risate che ci fanno salire l’umore e che ci aiutano a trovare (finalmente) la benedetta croce di millenaria storia!
Dopo un breve tragitto sempre diritti a nord raggiungiamo Malin Head, il punto più settentrionale d’Irlanda, un promontorio spettacolare che regala vedute sul mare e sui pascoli circostanti di vera bellezza naturale! Siamo estasiati e ci fermiamo a osservare quanto la natura può riservare nonostante l’uomo abbia fatto di tutto per contaminare ogni cosa. La luce è meravigliosa ed il cielo è terso per premiarci dopo giorni di nebbie e nuvole e accade nel punto più suggestivo di tutto il viaggio! Ne siamo felici. Nel rimetterci in viaggio lasciamo queste terre per rientrare in Irlanda del Nord e raggiungere Derry, che così vogliamo chiamare (come fanno gli irlandesi) nonostante per gli inglesi sia Londonderry. Come già sperimentato qualche giorno fa il confine è totalmente assente e ci si accorge di essere nel Regno Unito solamente dai cartelli che indicano i prezzi in sterline anziché in euro.
E’ una città di 100.000 abitanti ma dobbiamo dire che l’impressione che abbiamo è abbastanza negativa, riguardo soprattutto al centro e alle sue strade semideserte e poco curate. L’atmosfera che qui si respira è ancora molto legata alle vicende dei ‘troubles’, ovvero gli scontri avvenuti in passato tra esercito britannico e lealisti inglesi con la popolazione cattolica irlandese: vi sono alcuni murales che ricordano il ‘bloody sunday’ del ’72 quando qui, proprio a pochi metri dal nostro B&B, vennero uccise quattordici persone dai soldati inglesi. Si ha una sensazione ancora forte di irrequietezza e conflitto: su alcune case campeggiano le bandiere inglesi, altre strade testimoniano il desiderio di indipendenza dal Regno Unito e non vi è un vicolo che non sia controllato da una telecamera.
La nostra cortese padrona di casa si dimostra subito della fazione cattolica in quanto ci accoglie con consigli preziosi su Derry (non Londonderry!); seguendo le sue indicazioni, percorriamo l’alta cinta muraria che circonda tutto il centro storico, godendo di bellissime vedute della città. Ceniamo in un ristorante indo-italiano (??) a base di pizza e poi decidiamo di sorseggiare un Baileys Coffee al ‘Caffè del Mondo’, un locale raffinato nel complesso del Craft Village, singolare recupero architettonico di una antica corte del centro storico. E’ un momento di relax che ci concediamo dopo varie serate a programmare il giorno seguente. Questa sera, infatti, non abbiamo nulla da organizzare: domani si torna nella nostra amata Dublino, praticamente l’ultima tappa del nostro viaggio… malinconia!!
Itinerario: Dunfanaghy – Doe Castle – Letterkenny – Malin Head – Derry (Km. 233)
Pernottamento: Amore B&B (carino)