Arrivati ieri verso sera all’aeroporto di Salonicco in compagnia dei genitori della Musla, ritiriamo la nostra fiammante Seat Leon e imbocchiamo l’autostrada pressoché deserta ma popolata di autovelox indirizzandoci verso la nostra destinazione finale: il villaggio di Kastraki, proprio ai piedi delle Meteore.
Qui trascorreremo due notti per esplorare questa suggestiva zona paesaggistica; si tratta di una serie di spettacolari monasteri ortodossi costruiti in cima a falesie di arenaria dall’undicesimo secolo in poi, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Lungo la strada il tramonto ci regala bei panorami sulle colline circostanti e ci mostra una parte di Grecia a noi sconosciuta, avendo visitato solamente isole assolate e per di più brulle. Arriviamo a destinazione quando è già buio e non con poche difficoltà riusciamo finalmente a identificare la nostra sistemazione (dovrebbe godere di una vista meravigliosa sugli speroni rocciosi ma, essendo sera inoltrata, non riusciamo a scorgere alcunché): ci siamo proprio meritati la nostra prima cena greca alla ‘Taverna Ziogas’!! Stiamo su piatti classici: tzatziki, melitzanosalata, insalata greca, feta grigliata e 1 kilo (sì, in greco si dice così!) di buon vino bianco… il tutto per un prezzo davvero irrisorio se paragonato all’Italia e anche allo standard delle isole greche!
L’indomani al risveglio siamo rapiti da ciò che circonda e che finalmente possiamo apprezzare: maestosi pinnacoli di roccia si ergono intorno a noi e, sebben diversi, riportano alla nostra memoria i ‘vortex’ di Sedona in USA. Partiamo per il giro dei monasteri sotto uno splendido cielo terso e un’arietta fresca quasi di montagna. Dei ventiquattro monasteri edificati nel corso dei secoli, attualmente solo sei sono ancora abitati, in parte recuperati dopo anni di abbandono: visitiamo i quattro aperti oggi per poi vedere gli ultimi due, oggi chiusi, domattina prima di ripartire. La strada da percorrere è una sorta di percorso obbligato e circolare di pochi chilometri che offre viste spettacolari sulle imponenti falesie e sulle costruzioni che sembrano essere sospese tra le nuvole. Tutti i monasteri hanno alcune caratteristiche in comune: spesso bisogna salire centinaia di gradini in pietra per raggiungerne la sommità, si paga un biglietto di ingresso di 3 euro e la Musla e la Laurina, come tutte le turiste donne, devono coprirsi ginocchia e spalle con gli indumenti messi a disposizione a questo scopo all’ingresso di ogni monastero.
Monastero Roussanou. Attualmente è un convento femminile, dai piccoli e curatissimi giardini fioriti. Si raggiunge dopo 150 gradini.
Grande Monastero della Trasfigurazione di Gesù. E’ il più grande e, più che a un monastero, somiglia a una cittadella arroccata. Forse è per questo che ci colpisce meno, nonostante la presenza di begli affreschi, una chiesa (che, come tutte quelle ortodosse, presenta una moltitudine di effigi e orpelli d’oro e d’argento) e la carrucola con cui i monaci nei tempi antichi si facevano issare, chiusi in corde di iuta, pur di non affrontare la salita a piedi. Qui i gradini sono 270 e la giornata comincia ad essere calda…!!
Monastero di Santa Trinità. E’ uno dei nostri preferiti perché sembra davvero fuso con la falesia che lo sostiene e regala bellissimi panorami sul paese sottostante di Kalambaka. Per la sua spettacolarità, negli anni ’80, ha ospitato alcune scene di un famoso film di James Bond! Conta 150 gradini!
Dopo aver pranzato con le solite prelibatezze sotto il pergolato del panoramicissimo ristorante ‘Eagle’s Nest’ di Vlachava (a ben oltre i 900 metri sul livello del mare) visitiamo l’ultimo monastero della giornata.
Monastero di Santo Stefano. Imponente e scenografico, questo monastero offre un po’ di riposo ai nostri polpacci dal momento che solo uno stretto ponticello lo separa dalla strada principale; offre un panorama incomparabile che spazia per tutta la pianura sottostante.
Dopo un po’ di riposo ai tavoli di un caffè di Kalambaka e la visita alla sua bella chiesa bizantina cerchiamo spunti fotografici con la luce del tramonto: che immagini meravigliose!
Concludiamo questa lunga ma stupenda giornata a cena da ‘Batalogianni’, con vista Meteore. Carne per i carnivori e feta saganaki per i vegetariani!
Itinerario: Milano Orio al Serio => Salonicco – Kastraki (Km. 260)
Pernottamento: Ziogas Rooms (ottima sistemazione in posizione strategica… vista Meteore!)