Dopo aver ammirato il Cremlino illuminato ieri sera, oggi è il turno di visitarlo! Contrariamente a quanto pensavamo, il Cremlino non è solo costituito dal Gran Palazzo, residenza ufficiale del Presidente della Federazione Russa, ma è una vera e propria cittadella fortificata , con tre cattedrali all’interno della cinta muraria con diverse torri, palazzi governativi (sorvegliati all’inverosimile) e alcuni musei. Dopo una coda infinita anche a causa dei controlli davvero pazzeschi, visitiamo il Palazzo dell’Armeria e la sua esposizione di armi storiche, gioielli, insegne reali e pezzi esclusivi di artigianato in oro e argento, splendide carrozze degli Zar. Usciamo quindi sulla Piazza Rossa e l’emozione è davvero grande: è un po’ come trovarsi in Times Square, non per somiglianza architettonica, ovviamente, ma per il fatto di aver visto talmente tante volte questo luogo in foto e in tv che si ha la sensazione di trovarsi in una realtà quasi parallela. Da una parte la sinuosa sagoma della Cattedrale di San Basilio, dall’altra la mole grandiosa in mattoni rossi del Museo Statale di Storia; da un lato le mura, il mausoleo di Lenin (Vladimir Ilic Ul’janov) e la tomba di Stalin (Iosif Vissarionovič Džugašvili), dall’altro i famosi Magazzini GUM, immensi per vastità e impatto sulla piazza.
Su consiglio di blog visti qua e là, pranziamo al loro interno, alla Stolovaya (mensa) 57: è un self service dai prezzi popolari e soprattutto di semplice approccio per gli stranieri in quanto si vedono i piatti che si scelgono… ma nulla di eccezionale e per di più senza aria condizionata (la calura è ormai quasi insopportabile e la Musla non fa che lagnarsene!). Scarpiniamo lungo i viali che costeggiano il Cremlino, attraversando i giardini, incontrando il Teatro Bol’šoj e incappando nei soliti lavori stradali che impongono anche ai pedoni pericolose gimkane (e al diavolo la sicurezza!). Queste vie sono commerciali e notiamo numerose marche italiane e internazionali che evidenziano la globalizzazione anche in queste terre. Dopo una lunga passeggiata arriviamo alla via Arbat, zona pedonale in cui si trovano anche alcuni negozi di souvenirs in cui facciamo i nostri primi acquisti! Abbiamo ormai preso confidenza con la città e dopo poco più di un giorno ci muoviamo come autentici moscoviti, soprattutto nelle viscere della metropolitana!
Dopo una breve sosta in hotel, dove a causa della calura arriviamo alle tre docce al giorno, ci rimettiamo in sesto e ci rendiamo presentabili per l’appuntamento di stasera: si cena al ‘White Rabbit’, diciottesimo miglior ristorante al mondo nel 2016, posto al sedicesimo piano del centro commerciale ‘Smolensky Passage’, di fronte al ministero degli Affari Esteri. L’atmosfera è magica e ça va sans dire ceniamo divinamente in un ambiente davvero raffinato: per antipasto un risotto con porcini cremosissimo e dal sapore unico per entrambi, coregone delicatissimo con aglio orsino per la Musla e costolette di maiale in salsa di mirtillo con purè di mela per il Muslo. Il tutto innaffiato da un vino rosso francese (dal prezzo ‘interessante’ di 4500 RUB alla bottiglia!). I dolci, poi, sono spettacolari per presentazione e gusto; strepitosa la panna cotta della Musla che viene servita in una conchiglia su di un letto di scaglie di ghiaccio. Concludiamo la cena con una non ben identificata grappa, da loro consigliata al posto della più banale vodka. In ultimo da sottolineare l’atteggiamento del galante maître che fa un po’ il gatto morto con la Musla, non scatenando peraltro alcuna reazione da parte del Muslo, troppo entusiasta del cibo, del posto e… degli alcolici! Mosca regala anche questo tipo di serata e sicuramente non perde nel paragone con New York. Oramai ne siamo innamorati…!
Itinerario: Cremlino – Palazzo dell’Armeria – Piazza Rossa – via Arbat
Pernottamento: Hotel Assambleya Nikitskaya