Oggi il tempo è clemente e quindi siamo ringalluzziti e pronti per esplorare la parte nord orientale del promontorio; prima tappa a Peschici con scenari molto belli sulla litoranea. Il paese è molto carino e per certi versi simile a Vieste; una veloce visita al centro e poi in marcia verso Vico del Gargano, dove ci imbattiamo in un funerale che ci colpisce per via della Banda di Ischitella che suona e accompagna la funzione esterna alla Chiesa. Vico è certamente uno dei borghi più caratteristici, con le sue viuzze in salita e i contrafforti dell’antico castello, tutto in pietra e con spettacolari viste sul panorama sottostante. Proseguiamo quindi verso Rodi Garganico, sito all’interno del Parco Nazionale del Gargano, paesello piacevole e panoramico, dove troviamo l’unico ristorante aperto in cui pranzare. Si tratta del ‘Borgo San Pietro’, specializzato in pesce e qui la Musla assaggia gli spaghetti alla chitarra con frutti di mare, mentre il Muslo riprende le orecchiette con pomodoro e cacioricotta; ovviamente il vino non può che essere il Nero di Trioia! Si conclude con un una crema catalana flambè indubbiamente squisita!
Proseguiamo poi lungo la litoranea fino ad arrivare al Lago di Varano, specchio lacustre dall’acqua salmastra rifornita di acqua dolce da sorgenti subacquee e vero paradiso dei pescatori dove si pescano anguille, capitoni e altre specie di pesci. Ci ricorda un po’ la laguna di Orbetello, soprattutto per quel lembo sottile di terra che lo divide dal mare. Intanto il tramonto rilascia bellissimi colori e poco prima del buio arriviamo a Torre Mileto, località situata sulla fascia costiera tra i laghi di Lesina e Varano. Qui decidiamo di ritornare verso Vieste percorrendo la strada che circumnaviga il lago e godiamo di un paesaggio veramente stupendo, con le ultime luci del giorno e con i paesi che si accendono sulla collina e sui promontori; davvero uno spettacolo! Una considerazione turistica: ci siamo resi conto che la costa che da Vieste arriva fino ai laghi è molto più attrezzata con campeggi, residence e hotel di quanto non lo sia quella orientale, verso Mattinata. Al nostro rientro al B&B finalmente incontriamo Carmen, la proprietaria, che si è ristabilita da una fastidiosa influenza; chiediamo informazioni varie e scopriamo che esiste una parte di Vieste che ancora non abbiamo esplorato, quella del porto. E’ in questa direzione che ci muoviamo per trovare il nostro ristorante per l’ultima cena della vacanza. Usciamo con un vento pazzesco e con una temperatura frizzante e ceniamo al ristorante pizzeria ‘Del Porto’; mangiamo un antipasto misto di bruschette , poi continuiamo con linguine ai porcini per il Muslo e pesce spada e patate per la Musla; infine, incuriositi dall’aver visto scritto ovunque della paposcia, decidiamo di assaggiarla! Questa non è altro che una sorta di focaccia tipica della zona del Gargano, ripiena di pomodoro e formaggio; l’ingrediente segreto per la lavorazione della pasta è la cresenza, un lievito naturale (lievito madre) che rende morbida la pasta dopo 2 ore di lievitazione. Il nome è dato dalla forma allungata simile ad una pantofola, la cui storia narra che venisse già utilizzata nel XVI secolo. Insomma una bella cenetta d’addio!
Itinerario: Vieste – Peschici – Vico del Gargano – Rodi Garganico – Lago di Varano – Torre Mileto – Vieste (Km. 159)