Oggi giornata dedicata alla visita completa della cittadella di Khiva: optiamo per acquistare, presso la porta occidentale, il biglietto cumulativo che dà diritto ad accedere più o meno a tutti i principali monumenti di Itchan Kala e quindi iniziamo un itinerario che ci porta a visitare molti piccoli e a volte poco significativi musei all’interno di stupende madrase; ognuna di queste ultime ha una sorta di chiostro senza portici e un pozzo al centro; vi si respira una tranquillità quasi irreale! Nel biglietto sono incluse anche alcune moschee: tra queste un posto di rilievo va riconosciuto indubbiamente alla Moschea Juma (del venerdì), caratterizzata da oltre 200 colonne in legno a sostegno del tetto. Nonostante la diversità, l’atmosfera e le luci di questa moschea ci ricordano molto la Mezquita di Cordoba. Pranziamo al ’Mirza Bashit’; fa molto caldo all’interno della struttura del ristorante (un cubotto in legno con pareti costituite da plastica trasparente dall’effetto moderno!) e ancora una volta ci chiediamo perché gli Uzbeki, con questa temperatura, amino sorseggiare un the bollente quando invece l’unico nostro desiderio è quello di scolarci una birra ghiacciata! Mangiamo insalate e green noodles e quindi, ritemprati, proseguiamo la visita ed entriamo nel Mausoleo di Pahlavon Mahmud (poeta, filosofo e leggendario lottatore che divenne il santo patrono di Khiva), con un incantevole cortile e una splendida decorazione a piastrelle.
Tornando in hotel, facciamo una digressione in un parco giochi lì vicino: vi è un senso di abbandono e quello che dovrebbe essere un luogo di divertimento ai nostri occhi appare un po’ spettrale, specchio della quotidianità di questi luoghi; molti ragazzi in età di lavoro oziano malinconicamente e sembra che aspettino solo di tirare sera…è uno degli aspetti desolanti di questo Paese, sinonimo di povertà e di grandi difficoltà economiche. Dopo una breve sosta in hotel, ritorniamo nella città vecchia e riusciamo a salire, lungo un percorso un po’ tortuoso, sulle mura che circondano la cittadella. Purtroppo non si riesce a fare il giro completo (a un certo punto dobbiamo ritornare sui nostri passi) ma dall’alto si ha una visuale davvero suggestiva e per di più all’ora del tramonto! Torniamo al ’Khorezm Art Restaurant’ per cena dove assistiamo anche a uno spettacolo di musica tradizionale uzbeka: per il Muslo ottimo kebab (a bistecca) e per la Musla i soliti manti alla zucca per nemmeno 100 mila som! Dopo cena facciamo qualche scatto fotografico e ci rendiamo conto che la cittadella è pressoché deserta, spazzata da un vento caldo e secco, tipico del deserto, che mai abbiamo sperimentato in Italia; questo non fa che aggiungere ulteriore fascino a questo luogo che ci rimarrà nel cuore!
Itinerario: Khiva
Pernottamento: Bek Khiva Hotel