Sedona stamane è stata rivalutata, nel senso che abbiamo potuto scoprirne un aspetto che ieri ci era sfuggito: il suo centro vitale! Infatti, prima di lasciarla facciamo una bella passeggiata nella Main St., ricca di negozi che vendono oggettistica, souvenir e abbigliamento accanto a caffè e ristoranti molto tipici e curati. Ci regaliamo due magliette tinte con il colore ocra della terra di queste rocce e una targa d’auto d’epoca dell’Arizona per la nostra collezione: a questo punto ci mancano solamente il New Mexico e la California…! Ripresa la 89A, questa volta verso Nord, percorriamo il tratto che costeggia l’Oak Creek, il fiume che scorre in fondo alla valle e che è famoso per alcune vasche di roccia sempre di colore ocra in cui si può fare il bagno. La strada è tipicamente montana, con boschi di pini e alcuni punti panoramici in cui si può ammirare la vastità della Coconino Forest.
Decidiamo poi di fare una sosta ancora a Flagstaff in cui eravamo stati ieri e che ci aveva fatto una gran bella impressione. Passeggiamo per le vie della Downtown e ci godiamo questo clima montano davvero fantastico. Il Muslo, memore del piatto mangiato – si fa per dire – il giorno prima, oggi decide che vuole assolutamente cambiare sapori. E così i Musli capitano in un bel ristorante all’aperto con specialità asiatiche. Diciamo che il cibo è buono, sano e abbondante ma se parliamo di sapori, beh… lasciamo perdere, la soia regna sovrana! Lasciamo quindi Flagstaff e il suono dei suoi treni merci e percorriamo la 180 verso il Grand Canyon; anche questa strada è un bosco unico e si snoda verso Valle. Anche se siamo sempre a più di 2.000 metri di altitudine il territorio comincia ad allargarsi e a mostrare l’estensione del Coconino Plateau.
Dopo essere passati da Valle (vi sono più negozi turistici che case), nel primo pomeriggio arriviamo al Grand Canyon (nella parte del South Rim). E’ uno spettacolo maestoso, di una vastità incredibile che, a prima vista, ti lascia senza fiato. Decidiamo di risalire la Desert View Drive che si sviluppa sul bordo orientale del canyon per 27 km; sul percorso ci fermiamo ai vari punti di osservazione per cogliere dalle differenti angolazioni questo stupenda manifestazione della natura. Purtroppo la giornata non è molto limpida e questo sfuma i toni e i colori del Grand Canyon e quindi anche al tramonto il panorama è un po’ offuscato. Ciò nonostante, scattiamo molte foto e ci uniamo alla moltitudine di turisti, molti dei quali Italiani. La sera cala velocemente e così la temperatura, dal momento che, ancora una volta, ci troviamo a un’alta altitudine.
Soggiorniamo al Best Western che ospita numerosi connazionali, alcuni dei quali – purtroppo – piuttosto rumorosi e sopra le righe. L’hotel è molto bello e la nostra camera davvero ampia e confortevole. Tusayan non è altro che l’avamposto del Grand Canyon, fatto di catene alberghiere e qualche ristorante. Noi ne scegliamo uno che propone piatti italiani, dopo l’esperienza asiatica del mezzogiorno. Andiamo a ‘We cook pizza & pasta’ che si rivela una sorta di fast food un po’ alla mano ma tutto sommato decente. Ci spariamo un ‘Macaroni and cheese’ (una sorta di pastasciutta stracotta con formaggio fuso di dubbia provenienza) e, sereni, ce ne torniamo all’hotel dopo una salutare camminata al fresco della sera.
Itinerario: Sedona (AZ) – Slide Rock State Park (AZ) – Grand Canyon National Park (AZ) (Km. 170)
Pernottamento: Best Western Grand Canyon Squire Inn (molto bello)