Lasciamo Las Vegas molto tristemente in quanto somiglia ad una realtà quasi virtuale, che avrebbe bisogno di essere vissuta molto più a lungo, una sorta di costante ‘Parco dei divertimenti’ che ti stordisce ed esalta. La direzione è verso Sud-Ovest, ovverosia Los Angeles, metropoli gigantesca che vede la fine del nostro lungo viaggio e l’ultima tappa della Route 66, da noi seguita fin da Chicago oramai da più di due settimane. Prima visita lungo il percorso a Calico, nei pressi di Barstow, una sorta di paese fantasma ai tempi della corsa all’oro e che ora è stato destinato a museo all’aperto. Davvero spettacolare vedere come sia stato curato ogni particolare, dalla strada principale con tutti i vari negozi dell’epoca al trenino che scendeva fin verso la miniera, dove lavoravano all’estrazione numerose persone. I Musli cercano di rendere interessante la giornata anche se sono consci che il loro viaggio è al termine e scattano le varie fotografie in una delle quali il Muslo risulta essere stato imprigionato dallo sceriffo locale… che cosa avrà mai fatto?? Non si sa!
Ripresa la I-15 velocemente ci spostiamo verso Los Angeles. La grande estensione della città fa sì che quando mancano ancora circa 90 km iniziamo a vedere la periferia e il traffico comincia a congestionarsi… Non è semplice destreggiarsi tra auto che superano in ogni corsia, che viaggiano veloci oltre i limiti, che scorrono su corsie preferenziali e destinate a chi viaggia in due o più persone. Inoltre le Interstate si intrecciano e si moltiplicano mano a mano che ci avviciniamo al cuore della città; le uscite sono segnalate piuttosto precisamente ma spesso all’ultimo momento e quindi per chi non le conosce diventa tutto assai complesso. Nonostante ciò Vanessa si comporta egregiamente (d’altronde è nata in Florida!) e i Musli con decine di cartine e appunti riescono alla fine a raggiungere la tanto agognata méta finale: il ‘Santa Monica Yacht Harbour’ sulla costa occidentale del Pacifico, termine naturale della Ruote 66 dopo un percorso che ha attraversato otto stati per più di tremila miglia! E’ una soddisfazione enorme per i Musli, soprattutto considerando che in realtà con Vanessa hanno percorso più di 4.000 miglia (6.800 km.) senza mai un problema, una questione meccanica, un graffio!! Fantastico! Di questo i Musli, entrambi alla guida, vanno orgogliosi!!
Visitiamo con un gelato in mano l’immensa spiaggia di Santa Monica e poi imbocchiamo la Sunset Blvd per ammirare le esclusive ville che la costeggiano, davvero uno spettacolo di verde e di lusso fino all’apoteosi di Bel Air, un quartiere che sembra un parco!! Pieghiamo poi verso la Hollywood Blvd e qui rimaniamo allibiti nel vedere che la ‘Hall of Fame’, la strada con le stelle dedicate ai divi, è in realtà una sequenza interminabile di negozi di souvenir, alternati da teatri e locali che sono frequentati da una folla eterogenea di improvvisati artisti da strada con i costumi dei personaggi più famosi che cercano di farsi fotografare in tutte le loro esibizioni; un certo caos regna tutto attorno!! I Musli ne approfittano e in uno di questi negozi riescono ad acchiappare per le orecchie l’ultima targa della loro collezione, quella del New Mexico, che stava diventando come la figurina Panini dell’album dei Calciatori, quasi introvabile!!
Il tempo stringe per cui ci dirigiamo all’aeroporto per lasciare definitivamente Vanessa al suo destino: è un momento toccante, vederla polverosa, con l’interno diciamo ‘vissuto’, con i suoi occhioni dolci che ogni volta che la aprivamo ci facevano vedere un lampo di vita, con le sue ruotone forti e appena leggermente sgonfie di chi ne ha fatta di strada… insomma, Vani è l’anima del nostro viaggio sulla Route 66 e staccarsi da lei non è semplice… Dopo averla stretta e baciata le lasciamo un po’ di pappa, un paio di galloni, un gesto di affetto affinché possa continuare a ricordarci. Grazie Vanessa!!
Arriviamo infine all’hotel con una marea di valigie, borse, pacchetti e i due benedetti cappelli da cow-boy consci di dover rifare praticamente tutto il bagaglio per la partenza dell’indomani; infatti ceniamo in hotel e poi in camera a ‘lavorare’ pesantemente per ridurre il tutto a due valigie e due trolley… mmmhhh, è un’impresa davvero ardua che ci fa rimanere alzati fino a tardi, ma alla fine riusciamo ad arrivarne a una!! Ed ora nanna per poche ore e poi domani il mesto e lungo viaggio di rientro in Italia.
Itinerario: Las Vegas (NV) – Barstow (CA) – Santa Monica Los Angeles (CA) (Km. 462)
Pernottamento: Ramada Burbank Airport (fantastico)