Stamane altra levataccia; ma siamo sicuri che ne vale la pena perché oggi vi è la grande gita alla barriera corallina! Il pickup avviene davanti al nostro hotel e siamo i primi a salire sul bus; quest’ultimo percorre in lungo e in largo Airlie Beach per raccogliere i partecipanti all’escursione e questo comporta un’ora di saliscendi per i resort sparsi un po’ ovunque! Ovviamente sul bus il freddo è glaciale e l’autista non si pone il problema di chiudere l’aria condizionata…tipico dei nostri amici australiani!!
Finalmente ci imbarchiamo: la compagnia che abbiamo scelto e prenotato dall’Italia è la Fantasea e sembra molto ben organizzata; partiamo alla volta della prima breve sosta all’isola di Hamilton per poi proseguire verso il reef che si trova in pieno oceano. In tutto ci vogliono tre ore e mezza di navigazione; il tempo è buono e il mare per il momento tranquillo. Arriviamo alla base Fantasea: si tratta di una piattaforma stabile in mezzo all’oceano che ci si presenta molto ben organizzata, con solarium, tavolini e varie discese a mare! Ci vengono fornite maschere, pinne e la famosa stinger suit, ovvero la tutina antimeduse che ti copre dalla testa fino ai piedi, mani comprese! Sembriamo tanti puffi colorati e ci prepariamo a fare snorkelling sulla barriera corallina. Con noi la macchina fotografica subacquea appositamente acquistata per l’occasione.
Il fondale è stupendo, i coralli hanno mille colori e fattezze; vi sono una miriade di pesci tropicali, di tutte le dimensioni, alcuni davvero giganteschi. Rimaniamo nell’aerea delimitata da boe per le immersioni e ci stupiamo della forte corrente che ci trascina in varie direzioni, affaticando notevolmente il nostro nuotare. Per questo, ci attrezziamo con giubbotti di galleggiamento che fanno parte dell’ampia dotazione messa a disposizione dalla Fantasea. Rimaniamo in acqua per più di un’ora: il mare è caldo (25 °C) e le mute indossate ci aiutano a rimanere in acqua così a lungo. E’ una meraviglia fluttuare insieme a questi pesci multicolore e quindi scattiamo un’infinità di foto. Rientrati alla base, pranziamo al buffet, anche questo molto ben fornito e preparato. E’ davvero un piacere far spaziare lo sguardo a 360° e vedere intorno a noi solo l’azzurro del cielo e il verde smeraldo della barriera corallina. Tra le varie attività che si possono svolgere qui a Reefworld vi è anche un giro su una sorta di sommergibile con il fondo trasparente che permette di osservare ancora più da vicino la barriera e i pesci che la popolano. Ovviamente non ce lo facciamo scappare!
A metà pomeriggio si iniziano ad addensare alcune nubi, si alza il vento e il tempo comincia a cambiare. Ripartiamo dalla piattaforma e cominciamo a ‘ballare’. Inizialmente è divertente e ci godiamo questa sensazione seduti sul ponte all’aperto ma poi, dopo un’ora di questa ‘danza’, la Musla inizia ad accusare malori e nausee. Il Muslo la assiste portandola in coperta e facendola sdraiare su un divano con una bella pezza gelata sulla fronte. C’è mancato poco che dovesse utilizzare il sacchettino fornitole solertemente da un addetto della barca! Ma per fortuna arriviamo ad Airlie Beach e tutto va per il meglio, a parte il tempo che è decisamente peggiorato; in serata, infatti, si scatena una sorta di tempesta tropicale che fortunatamente ci coglie al ristorante ‘Sorrento’ da noi scelto per una pizza. Qui la Musla, questa volta, accusa quello che viene definito il mal di terra, nel senso che le pare di vedere tutto ballare! Ci incamminiamo a casa attraverso il sentiero che costeggia il mare, evitando una miriade di rane dal peso decisamente consistente, uscite allo scoperto per le forti piogge. C’è da dire che qui gli animali hanno dimensioni tutte extra-large e soprattutto ce ne sono davvero tanti, di ogni specie e liberi di girare in ogni dove.
Itinerario: Airlie Beach – Barriera Corallina – Airlie Beach
Pernottamento: Shingley Beach Hotel (ottima sistemazione per visitare la barriera corallina)