Una pioggia battente ci sveglia stamane, ormai siamo abituati a questi eccessi tropicali! E’ il momento di fare le valigie e, ancora una volta, tale compito si dimostra assai arduo dal momento che queste sembrano vivere di vita propria e ‘ingrassare’ giorno dopo giorno… Come faremo a passare indenni al check-in?
Il nostro aereo parte alle 2 del pomeriggio e così trascorriamo parte della mattinata in giro intorno a Shingley Beach a goderci le ultime atmosfere tropicali. Oggi il tempo è caldissimo e il tasso di umidità spaventoso: dopo due passi grondiamo già e quindi decidiamo di accomodarci nel piccolo parco sulla spiaggia di fronte al resort. Quello che ci colpisce è vedere la quantità incredibile di uccelli tropicali sulle piante, tra i quali riconosciamo alcuni simpatici pappagalli colorati simili a quelli incontrati a South Molle e un enorme pappagallone bianco dalla cresta gialla che ieri si era appollaiato per pochi secondi sul nostro terrazzo. Meraviglie dell’ambiente che ci circonda… sembra di stare al giardino zoologico!
Oggi lasciamo le Whitsundays: da un lato siamo sollevati di abbandonare un clima così opprimente per trovare quello più temperato di Melbourne, dall’altro, ovviamente, ci dispiace salutare una terra che ci ha affascinato, emozionato e che porteremo a lungo nel nostro cuore. Le immagini delle barriera corallina, il colore del mare, le spiagge di sabbia bianca e la vegetazione tropicale sono i ricordi che indiscutibilmente ci rimarranno dentro!
Arriviamo con l’airport transfert a Proserpine giusto giusto per consumare un triste pranzo a base di sandwich dall’aria non molto raccomandabile. Continua quindi la ‘striscia negativa’ della nostra alimentazione: infatti ieri sera, a differenza delle nostre aspettative, siamo stati costretti a mangiare in una sorta di grill house dal tavolo incredibilmente e schifosamente unto e appiccicoso. Il Muslo si è salvato con una t-bone mentre la Musla è caduta nel festival del fritto: patatine a forma di codino di maialino e bastoncini di formaggio fritti. Il suo fegato grida vendetta! Trascorriamo l’ora e mezza di volo fino a Brisbane stretti stretti e molto scomodi anche a causa del ‘terzo incomodo’ che il Muslo si è trovato di fianco: altezza due metri e peso più di un quintale! A Brisbane abbiamo solo il tempo di ritirare i bagagli e rifare un nuovo check-in e via verso Melbourne dove arriviamo alle 20.30 con un bellissimo tramonto che ci accoglie (qui cambia l’ora – non abbiamo ancora ben chiara la storia dei fusi e ora legale – ogni regione australiana fa da sè!) e soprattutto con una temperatura gradevole e fresca.
Alla Hertz ritiriamo una nuovissima Toyota Corolla con cambio automatico che il Muslo inizia a guidare con la sua consueta disinvoltura (mah…); ci si mette anche il nostro navigatore gps a fare le bizze e quindi abbiamo qualche difficoltà a raggiungere il nostro hotel. In realtà si tratta di un motel su una sorta di superstrada e questo ci pone il grande problema della cena.
Temendo di perderci, decidiamo di non prendere la macchina e di incamminarci come due disperati sul ciglio della strada alla ricerca di qualche locale aperto. E qui una parentesi: vogliamo sottolineare che in Australia (a parte Sydney e probabilmente altre grosse città) il sistema è che alle 19.30-20 i ristoranti chiudono e quindi noi abbiamo non pochi problemi a organizzarci per tempo (volendo magari anche farci una doccia a fine giornata) e a non rimanere a pancia vuota! Insomma, quasi come in Irlanda!! Tornando, non abbiamo alternative se non entrare nell’unico locale aperto della infima catena KFC (peraltro non frequentato da persone molto raccomandabili), specializzato in pollo fritto. Qui la Musla ha come unica possibilità, ancora una volta, le patatine fritte! Evvai che il festival continua! Stanchi e infreddoliti, ritorniamo al nostro motel, un po’ disgustati dalla cena e giurando a noi stessi che non entreremo mai più in un KFC…
Itinerario: Proserpine => Brisbane => Melbourne