Dopo una notte trascorsa in una stanza-loculo che troppo ci ha ricorda la nostra infelice esperienza a Ginevra di due estati fa, ci rechiamo all’aeroporto di Sydney (peraltro le piste sono visibili dall’hotel!) per il volo verso Ayers Rock. E’ l’ultima tappa del nostro lungo viaggio e abbiamo grandi aspettative dal ‘Red Centre’. Volo abbastanza lungo di 3 ore che ci presenta dall’alto le rosse terre desertiche dell’outback di questa parte d’Australia. All’arrivo il noleggio auto ci propone un free-upgrade rispetto al 4X4 da noi prenotato e ci assegna un fuoristrada di dimensioni disumane di colore bianco tal Toyota Prado 4X4 da noi ribattezzato Pradie! Il Muslo deve misurarsi con le nuove misure del mezzo e soprattutto col suo cambio manuale.
Raggiungiamo così, sotto i 33°C, il nostro resort in una landa desertica di colore rosso fuoco in cui resistono arbusti e cespugli. Dopo aver fatto una minima spesa al supermercato che ha prezzi davvero da gioielleria e consumato il pasto nel nostro spazioso appartamento da 400 dollari a notte (!!), iniziamo la nostra visita a piedi del famoso monolite di Uluru, luogo sacro per gli ‘Anangu’, gli aborigeni locali. Nonostante il tempo sia nuvolo e lattiginoso, la roccia non perde il suo fascino dato dal suo colore ocra e dall’imponenza della sua mole. Percorriamo il Mala Walk, sentiero che, costeggiando la roccia, porta a una stretta gola con l’unica fonte di acqua dolce della zona. Accarezziamo la pietra e ne sentiamo il calore e la rugosità, cerchiamo di cogliere quelle sensazioni che gli aborigeni, nei millenni, hanno ricevuto da questa pietra. Alcuni tratti del percorso sono sacri e non è permesso né fotografare né filmare, in rispetto delle tradizioni aborigene; la pericolosa salita di 350 metri in cima al monolite (al momento non accessibile) è considerata una profanazione e viene caldamente sconsigliata anche per i numerosi incidenti e morti che si sono verificati. Purtroppo il cielo si copre di nubi e il momento più atteso della luce al tramonto viene a mancare; nonostante ciò, mentre mestamente facciamo ritorno al resort, notiamo che i pullman dei viaggi organizzati (a prezzi stellari!) sono schierati nei vari ‘sunset lookout’ a guardare uno spettacolo che non è tale!
Ci consoliamo a un ristorante dell’Ayers Rock Resort (uno dei pochi che, nello stesso tempo, sia decente e abbia prezzi accessibili) e mentre piove a dirotto (!!) ceniamo con un piatto di penne al salmone e bacon per il Muslo e una pizza margherita per la Musla. Non avremmo mai immaginato di sperimentare la pioggia ad Ayers Rock; considerando che siamo in viaggio di nozze, consideriamo di buon auspicio questa rara condizione: vuol dire che siamo fortunati in amore!!
Itinerario: Sydney => Ayers Rock
Pernottamento: Emu Walk Apartments (relativamente, e molto relativamente, economico rispetto alla media della zona… buona sistemazione)