Oggi è il grande giorno della visita del sito archeologico di Petra. Di buon mattino ci rechiamo all’entrata del sito, accompagnati da una giornata stupenda di sole anche se un po’ freschina. Dall’entrata all’imbocco del siq camminiamo per circa 5 minuti; qui l’ombra dell’impressionante gola scavata nella roccia è davvero impressionante. Il siq è lungo 1,2 km e lo percorriamo in una ventina di minuti. A ogni curva ci aspettiamo di arrivare al Tesoro (la costruzione, in stile ellenistico del Vicino Oriente, che venne scolpita nella roccia durante il primo secolo avanti Cristo come tomba per un re nabateo, vera e propria icona di Petra); quando alla fine, dopo scorci davvero stupendi sulle pareti di roccia, si rivela a noi l’emozione è davvero fortissima… sentiamo un ragazzo italiano dire “…mi viene da piangere!”, una sorta di sindrome di Stendhal che ci sentiamo di condividere a pieno! Si possono aver visto migliaia di istantanee, ma quello che si presenta davanti lascia a bocca aperta: nessuna foto è in grado di rendere giustizia a quella che, non a caso, è stata definita una delle sette meraviglie del mondo moderno. Anche noi iniziamo il nostro reportage fotografico e ci fermiamo per circa una mezzora ad ammirare questa bellezza. Proseguiamo quindi verso il teatro e da lì prendiamo il sentiero che sale verso l’Altare del Sacrificio, una scarpinata piuttosto impegnativa che regala meravigliosi panorami sul sito di Petra; in realtà si tratta di una roccia dove venivano sacrificate le vittime, niente di trascendentale, ma la vista che si gode in cima al canyon su Petra sottostante vale ogni goccia di sudore che si è spremuta per arrivarci. Lo spettacolo è davvero emozionante e ci fermiamo ad ammirare quanto di stupendo si presenta ai nostri occhi. Una volta scesi a valle proseguiamo il percorso e raggiungiamo la strada colonnata alla fine della quale vi è un piccolo museo e un ristorante self-service, un posticino senza pretese dove mangiare i soliti falafel e l’immancabile hummus.
Nel pomeriggio riprendiamo il cammino e, sopraelevate rispetto alla strada, troviamo le Tombe Reali: qui l’arenaria ha dei colori incredibili, come se fosse dipinta di onde dal rosso al viola al blu grazie a ferro, calcio, manganese, rame e altri metalli contenuti all’interno della roccia, che nei secoli si sono ossidati generando questi colori mozzafiato. La bellezza del Tesoro è sicuramente paragonabile a queste meravigliose Tombe, tra l’altro illuminate dai raggi del sole al tramonto che fanno risaltare maggiormente i colori incredibili delle rocce che le compongono; siamo estasiati e ci fermiamo a vedere il calare del sole in un contesto di una bellezza rara che ci regala grandi emozioni. Proseguiamo quindi verso l’uscita attraversando una serie di bancarelle che vendono un po’ di tutto, soprattutto bigiotteria e oggetti in ferro per poi ritornare al Tesoro e quindi all’imbocco del siq che porta verso l’uscita. Petra ci rimarrà nel cuore. Abbiamo percorso circa 13 chilometri di itinerari ma la stanchezza non si sente, soprattutto per le emozioni provate e per la meravigliosa luce del crepuscolo che ci accompagna verso il nostro hotel.
La sera, stanchi ma appagati, ceniamo al vicino ristorante ‘My Mom’s Recipe’, dove troviamo una comitiva di italiani piuttosto chiassosi ma anche una buona cena con personale molto cortese e simpatico.
Certamente quella di Petra sarà una giornata da ricordare…
Pernottamento: La Maison Hotel