Dopo colazione partiamo alla volta di Jerash che dista dalla capitale una cinquantina di chilometri. La giornata è splendida e luminosa; percorriamo la strada tutta sali e scendi che porta fuori Amman, attraversando alcune zone in cui si susseguono prima marmisti e poi vivaisti, uno dietro l’altro! Visitiamo il vasto e meraviglioso parco archeologico di epoca romana… La ricchezza dei suoi monumenti può essere quasi paragonata ai resti dei Fori di Roma, davvero stupendo!
Dopo qualche acquisto nel vicino suq (siamo pur sempre a fine vacanza e in qualche modo dobbiamo combattere la tristezza!), ritorniamo verso Amman e sulla strada cerchiamo il ‘Tal Alrumman Restaurant’, immerso nella campagna a pochi chilometri da un’uscita dalla strada principale… Anche questo è un posto consigliato da Lorenzo e, per noi, vale il viaggio! Inizialmente ci troviamo davanti a un grosso cancello, attraversiamo una sorta di parco con tanto di piscine all’aperto e negozietti (tutto assolutamente chiuso) fino a giungere alle cucine a vista e quindi al ristorante… Il luogo è meraviglioso perché fruisce di un terrazzo da cui si gode un bellissimo panorama sulle colline circostanti. Internamente è elegante e ricercato; il camino acceso trasmette un senso di casa e di calore e il personale ci accoglie in maniera impeccabile, quasi fossimo gli ospiti d’onore!
L’atmosfera è resa ancora più magica dal fatto che siamo gli unici occidentali, contornati da famiglie giordane che sembrano appartenere all’alta borghesia della capitale; di fronte a noi vi è una tavolata di tutte donne con un unico uomo il cui solo interesse, durante il pasto, sembra essere un gioco al cellulare. Noi continuiamo ad osservare, rapiti e incuriositi allo stesso tempo, le donne completamente velate, che hanno un gran daffare a spostare continuamente i loro veli per consentire alla forchetta di arrivare alla bocca! Visto il locale e la maniera elaborata con cui sono presentati i cibi, i prezzi non sono affatto alti e noi ci rammarichiamo di non poter tornare qui per cena la sera stessa (a pranzo cerchiamo di stare sempre più leggeri!). La Musla sceglie una scenografica zuppa di lenticchie presentata in un pagnottone fumante mentre il Muslo gusta un piatto a dir poco sostanzioso a base di carne pasticciata, il tutto accompagnato da quattro tipologie di hummus… è l’apoteosi! Un pranzo davvero indimenticabile!
Lasciamo quest’ambientazione bucolica e torniamo nella trafficata Amman. Prima tappa è la famosa Rainbow Street (tanto decantata da tutte le guide turistiche): forse darà il meglio di sé alla sera ma, a parte belle vedute sulla città che ad ogni modo si possono avere da molte zone di Amman, visto che questa è distribuita su venti colli, ci sembra un anonimo vicolo senza alcun fascino… Meglio ritornare ancora una volta nella frenesia del suq del centro città per gli ultimi acquisti! Ne usciamo frastornati e con il presagio che, da quel momento in poi, la giornata non potrà che peggiorare: infatti ci ritroviamo una bella multa per divieto di sosta che speriamo non ci verrà mai notificata una volta tornati in Italia (la memoria corre a quella presa in Australia, ma questa è un’altra storia!!). Dopo una passeggiata alla grande moschea che si trova vicino al nostro hotel, scegliamo un ristorante poco lontano: ci viene portata metà dei piatti che ordiniamo e soprattutto, quando decidiamo di bissare alcune gustose pizzette, ci viene riportata la versione con pollo (e ovviamente, da quel momento, dopo il primo boccone, la Musla non toccherà più alcun cibo). Tornati in hotel dobbiamo smarcare la poco simpatica operazione valigie ma, prima ancora, veniamo a conoscenza che ci è stata clonata una carta di credito… Ne susseguono telefonate infinite (e costose) al customer care della banca! I presagi pomeridiani si sono di nuovo manifestati!!
Itinerario: Amman – Jerash – Tal Alrumman Restaurant – Amman (Km. 114)
Pernottamento: Toledo Hotels
La sfortuna sembra non abbandonarci nemmeno il giorno successivo. Dopo aver affrontato il solito pazzesco e disordinato traffico di Amman, riusciamo ad arrivare in aeroporto per tempo e finalmente pensiamo di poterci rilassare! Ci godiamo il volo con meravigliose vedute sulle isole greche ma poi, una volta vicino all’Albania, inizia ad addensarsi un’alta coltre di nubi che non ci abbandona fino al nostro avvicinamento a Bergamo. Viene dato l’annuncio dell’imminente atterraggio quando, con un movimento brusco, il pilota decide di riprendere quota. Uno steward informa tutti che per il pilota non vi sono le condizioni di sicurezza per l’atterraggio (effettivamente c’è una spessa nebbia su Orio) mentre un altro assistente di volo sfoglia nervosamente un manuale tecnico di volo. La sensazione è che le cose non stiano andando per il meglio…! Come nei migliori film catastrofici ci passa tutta la vita davanti, concordiamo di essere stati felici finora e di essercela goduta a pieno! Ovviamente, per fortuna, non accade nulla di drammatico e il paradosso è che, mentre l’aereo si dirige verso Malpensa, sotto di noi appare Milano e poi il Lago Maggiore, completamente sgombri da nebbie e nubi! Veniamo quindi fatti scendere nel nostro scalo di casa. Saremmo anche felici del cambio di programma se non fosse che abbiamo la macchina ad Orio! Riusciamo comunque a giungere a casa con due treni, ancora pervasi dalle conoscenze fatte in questo viaggio così bello e ricco di esperienze diverse!