Oggi prendiamo la metro in direzione opposta ad Expo per andare a visitare la città vecchia di Bur Dubai. Iniziamo a percorrere a piedi Al Fahidi Street fino a giungere al Dubai Museum (Al Fahidi Fort), una sorta di villaggio ricostruito con l’obiettivo di mostrare al pubblico lo stile di vita tradizionale dell’Emirato di Dubai. Percorriamo poi le stradine della Dubai più popolare, ricca di negozi e botteghe ad ogni angolo di strada: qui sembra di essere in una qualsiasi città mediorientale (pochi turisti e case spesso un po’ fatiscenti e mal tenute, nonostante la loro originale bellezza architettonica) e il mondo sfavillante di Downtown appare davvero lontano. Dopo aver comprato incenso e datteri, ci inoltriamo nel souk tessile che tanto ci ricorda quelli giordani ed omaniti: non c’è venditore che non ti chiami e non ti inviti ad osservare la sua merce! Arriviamo quindi in riva al creek, il fiume naturale che attraversa tutta la città vecchia e pranziamo nel delizioso ristorante ‘Bayt Al Wakeel’, affacciato sull’acqua e con un bel giro d’aria che rinfresca gli accaldati Musli: mai stanchi delle prelibatezze mediorientali, ordiniamo tre grandi classici, tabbouleh, hummus e falafel. Decidiamo quindi di oltrepassare il creek a bordo di un’abra, la barca tradizionale che viene utilizzata anche dai locali per muoversi fra Bur Dubai e Deira al prezzo irrisorio di un dirham. Una volta sbarcati, attraversiamo prima il colorato souk delle spezie per poi inoltrarci in nel souk dell’oro: mai vista una concentrazione tale di venditori di gioielli (per di più monili esagerati e quasi pacchiani!). E’ sempre una bella esperienza vedere situazioni così distanti da quelle a cui siamo abituati nel quotidiano… peccato che il Muslo inizi ad accusare la stanchezza a causa dei pesanti sacchetti di datteri che, dalla mattina, si sta portando in giro!
Riprendiamo la linea verde della metropolitana per poi cambiare sulla rossa (manco fossimo a Loreto!) e scendere alla fermata nei pressi (ehm… abbiamo capito che questo è ormai un concetto alquanto relativo!) a Zabeel Park dove si trova Dubai Frame, struttura avveniristica inaugurata proprio in occasione di Expo. E’ una sorta di gigantesca cornice dorata: se la si guarda da terra è davvero impressionante e si ha la sensazione, appunto, che tutti gli edifici più importanti di Dubai siano racchiusi dentro un enorme quadro, e dall’alto… beh, è davvero spettacolare! A parte il panorama sulla città che si ha dalla passerella che non è altro il lato più alto della cornice, è impressionante la vista verso il basso, visto che la pavimentazione è in vetro trasparente e lascia vedere il vuoto sottostante! Ritorniamo alla metro (che, come detto, non è così vicina) ormai trascinandoci in un moto perpetuo sia per la stanchezza sia per il caldo… arriviamo al Gevora Hotel sfatti e sudati, ma un po’ di relax in piscina ci ritempra. E’ davvero suggestivo godere, da qui, dello spettacolo del tramonto e delle luci della città che iniziano ad accendersi!
E’ l’ultima sera in questo luogo che abbiamo così tanto immaginato e non possiamo che festeggiarla a dovere, cenando al ristorante ‘Highest View Lounge’ che si trova al 75esimo piano del nostro hotel; mangiamo squisitamente con una vista a 360 gradi sulla città che non dimenticheremo mai. Top!
Itinerario: Al Fahidi – Dubai Museum – Souk dell’oro – Dubai Frame
Pernottamento: Gevora Hotel