Il Muslo purtroppo accusa ancora malessere e viene quindi subito “dopato” con una forte dose di Tachipirina anche perché oggi ci aspetta uno dei posti imperdibili e iconici di ogni viaggio in Namibia: Sossusvlei! Nonostante Google Maps ci mostri una scorciatoia dal nostro resort, questa non può essere percorsa e ci tocca arrivare da Sesriem, attraverso l’entrata principale del Parco. Si potrebbe raggiungere l’imbocco del sentiero che porta alla stupenda Deadvlei direttamente con Savanna ma, avendo letto diversi racconti su 4×4 di turisti miseramente insabbiate, preferiamo optare per una sorta di shuttle che trasporta le persone sugli ultimi chilometri della pista. Infatti, non basta avere le quattro ruote motrici per affrontare la traccia di sabbia, bisogna sapere anche come aggredire ogni duna e come assecondare il terreno. La nostra si dimostra una scelta azzeccata in quanto scorgiamo una jeep di inglesi impantanata a lato strada che il nostro autista aiuta a liberarsi, non senza una lauta mancia!
Arriviamo quindi all’inizio del sentiero intorno alle 11 e, anche qui, siamo in parte fortunati: la passeggiata sulla sabbia bollente e sotto il sole davvero cocente mette a dura prova il nostro fisico ma veniamo premiati in quanto tutta la gente presente (ed è la prima volta che vediamo un numero così considerevole di turisti qui in Namibia!) va nella direzione opposta e sta tornando al parcheggio. Giungiamo alfine a Deadvlei, una sorta di pozza arida e ormai asciutta contornata da scenografiche dune di sabbia rossa in cui vi sono alcuni alberi secchi d’acacia di colore scuro che rendono questo luogo di una bellezza strabiliante; è uno dei siti più fotografati del paese. Il bello che è tutta per noi e riusciamo a scattare decine di foto, girare video e goderci il silenzio surreale di questo posto in totale solitudine. Mangiamo i nostri panini al formaggio seduti per terra per poi passeggiare in questa affascinante desolazione: fa caldissimo e rasentiamo la disidratazione nonostante siamo muniti di un paio di bottigliette d’acqua a testa. Percorriamo le poche centinaia di metri che ci separano dal parcheggio della navetta praticamente devastati. Lo shuttle di ritorno è guidato da un pazzo che sembra divertirsi a fare gimkane tra la sabbia fino a quasi provocarci il vomito! …Gustare le bibite mantenute fresche nel frigo di Savanna è davvero una goduria difficilmente descrivibile a parole!
Ripercorriamo la spettacolare strada asfaltata contornata da dune di sabbia fino a giungere alla Duna 45, così chiamata perché si trova al 45º km della strada che conduce da Sesriem a Sossusvlei, dove ci limitiamo a scattare qualche foto senza salirvici, ancora stravolti dal caldo e dalla fatica di Deadvlei. Poco prima dell’uscita del parco, percorriamo una sterrata davvero in pessime condizioni fino a giungere al Sesriem Canyon, che guardiamo dall’alto accanto a un cartello che recita “Be aware of Baboos”… per fortuna non ne scorgiamo nessuno! Ci dirigiamo infine alla nostra sistemazione per la sera, il Little Sossus Lodge che in realtà si trova non lontanissimo dal Mirage, dove non abbiamo potuto fare due notti perché le camere erano state già tutte prenotate. Il resort è l’antitesi del precedente: piccole casettine immerse nella savana circostante con all’interno una doccia in pietra molto bella! La Musla è provata dalla giornata e accusa un’escoriazione al calcagno ma si esalta quando, asciugandosi i capelli all’esterno col vento caldo del tardo pomeriggio, scorge numerose zebre e orici vicino all’abbeveratoio a poche decine di metri da noi. Che belle sensazioni! Ceniamo in un’atmosfera rilassata gustando buoni cibi (manzo per il Muslo, verdure per la Musla); arrivati al dolce, la brigata di cucina esce tra i tavoli e intona canzoni tradizionali accompagnati da balli ritmati e gioiosi. Tornando alla nostra casetta, la vista di qualche zanzara ci mette un po’ in pressione: in zona non dovrebbe esserci la malaria, anche considerando la stagione secca in cui ci troviamo, motivo per cui la profilassi anti-malarica non è né obbligatoria né consigliata… ma questo fa sì che ci ritiriamo all’interno molto velocemente. Sarà un caso che su ogni mensola della camera ci siano un paio di spry antizanzare? Mhhhh!
Itinerario: Le Mirage Resort & Spa – Sossusvlei – Sesriem Canyon – Little Sossus Lodge (Km. 167)
Pernottamento: Little Sossus Lodge