Questa mattina è in programma la visita dell’Argentario. Attraversiamo la laguna di Orbetello e puntiamo diritti a Porto Ercole, piccolo paesino sul versante sud del promontorio. Da qui la strada inizia a salire e la percorriamo fino a quando questa diventa sterrata e con messaggi piuttosto terroristici per chi si avventura (frane, proprietà private, strada da fondo pericoloso, etc.); francamente giriamo la macchina e ripercorriamo in senso contrario la strada che poi prosegue verso Porto Santo Stefano. Qui troviamo parcheggio e facciamo una passeggiata sul lungomare e all’interno del paese. Dal porto partono le linee per l’isola del Giglio e l’impressione è di un posto abbastanza movimentato e densamente abitato, fondamentalmente legato al turismo estivo. Continuiamo poi a risalire verso nord lungo una strada che offre spettacolari viste delle ville esclusive e delle calette a cui è impossibile accedere se non via mare. L’acqua è trasparente e smeraldina anche grazie al fondale di roccia che rende questo tratto diverso dal litorale sabbioso toscano. Ci fa una certa impressione vedere a occhio nudo la sagoma del relitto della Concordia riverso di fronte al Giglio: è davvero gigantesco e lo si percepisce chiaramente anche a più di 20 chilometri di distanza in linea d’aria.
Verso mezzogiorno imbocchiamo la strada interna che porta al monastero delle Suore Passioniste; nei pressi troviamo un ristoro (La Sorgente) immerso nella vegetazione e qui pranziamo con formaggi, pomodori e un dolce squisito a base di ricotta e castagne. Proseguiamo poi verso la cima dell’isola dove si giunge ai ripetitori televisivi; da qui si gode uno spettacolare panorama sul Giglio e sulle isole dell’arcipelago toscano; un po’ più spostata troviamo una grande croce che di notte si nota illuminata e da qui si presenta la vista di Orbetello e della sua laguna.
E’ venuto il momento di tornare a casa e dotarci della nostra attrezzatura da spiaggia; decidiamo quindi di fare mare a Macchiatonda, oltre Ansedonia. Fortunatamente non c’è vento e il nostro ombrellone non correi rischi: certo, visto da lontano e a confronto con gli altri presenti sulla spiaggia per le sue ridotte dimensioni sembra un ombrellino da pioggia pieghevole, di quelli da tenere in tasca o nella borsetta! Qui la spiaggia è molto bella, ampia e poco frequentata, nonostante la presenza in alcuni tratti di bagni attrezzati. Anche il mare appare più pulito e limpido; ci torneremo in seguito. Rientrati a casa, dopo la doccia grande pastasciutta con il sugo di pomodoro delle Parrina e una bella fetta di anguria fresca… che bellezza!
Itinerario: Ansedonia – Porto Ercole – Porto Santo Stefano – Monte Argentario – Macchiatonda – Ansedonia (Km. 85)
Pernottamento: Agriturismo Il Solengo (ottima struttura poco lontano dalla spiaggia della Feniglia!) ad Ansedonia