Di buon mattino iniziamo l’esplorazione della parte Ovest dell’isola in compagnia delle nostre inseparabili biciclette. Il percorso ci porta prima a Cala Monaci, quindi a Cala Rotonda e Punta Sottile. In strada incontriamo pochissime persone e questo ci permette di gustarci la passeggiata in bicicletta, forse l’aspetto più entusiasmante e meno consueto che qui stiamo sperimentando.
Il mare si presenta davvero molto trasparente e dai colori azzurro chiari e turchesi; vi sono alcune calette di roccia e sassi che consentirebbero (se solo facesse più caldo) di fare un tuffo in questo bel mare. Percorrendo una strada sterrata, giungiamo a Punta Faraglione, punto più a nord dell’isola. Qui, in una microscopica caletta, decidiamo di fermarci per il pranzo (a base di focaccine della Panetteria Costanza in paese, vera e propria istituzione) non prima di aver affrontato la gelida acqua del mare con un veloce bagno. Per la Musla resterà l’unico ‘puccino’ di tutta la vacanza!
Nel pomeriggio, inforcate di nuovo le bici, percorriamo una strada non asfaltata che ci permette di ritornare a Cala Monaci dove ci fermiamo a prendere un po’ di sole, prima di rientrare al residence. La sera, decidiamo di cenare da ‘Salvador’, dove assaggiamo di nuovo le busiate (il Muslo alla norma), involtini di pesce spada e fritto misto, per concludere poi con un cannolo siciliano. La vita notturna a Favignana è praticamente inesistente e ruota pressoché unicamente attorno ai due pub presenti sulla via principale: la passeggiata nel centro e al porto impegna meno di un quarto d’ora e, dopo averla percorsa due o tre volte, lascia quale unica possibilità il ritorno agli alloggi per sane letture, relax e conseguente riposo.
Come al solito, il bollettino medico: il Muslo accusa una forte insolazione, soprattutto sull’avambraccio destro (sembra un porceddu appena arrostito); ciò causa frequenti lamenti e noiosi piagnistei e il proposito, l’indomani, di trovare una maglietta a maniche lunghe che copra le bruciacchiate membra del malcapitato. La Musla, invece, accusa sintomi di raffreddamento simili a quelli provati a Cerro durante la stagione invernale: dita bianche e piedi congelati… e pensare che siamo in un’isola siciliana all’inizio di giugno… faceva più caldo a Milano!
Itinerario: Cala Monaci – Cala Rotonda – Punta Sottile – Punta Faraglione
Pernottamento: Residence Favignana (comodo, pulito e accessoriato!)