Dopo un’abbondante colazione consumata nel giardino del B&B, dove il Muslo ha finalmente assaggiato i pasticciotti, ci rechiamo verso la costa adriatica e cominciamo a scendere sulla litoranea che ci porterà a Santa Maria di Leuca. Il tratto fino a San Foca è abbastanza disabitato e selvaggio; poi a Torre dell’Orso si gode di un panorama mozzafiato sulla scogliera e sui due faraglioni posti di fronte all’abitato. Percorriamo a piedi un sentiero a picco sul mare con attorno molto verde che ci riporta subito alla mente il mitico tratto che costeggia il faro di Howth a Dublino; il mare assume colori tra l’azzurro e il verde, la scogliera alterna calette e spuntoni. Superiamo i laghi Alimini e il suo famoso tratto di spiaggia per dirigerci verso il punto più orientale d’Italia: il faro di Punta Palascia. Per raggiungerlo, decidiamo di seguire alcune indicazioni del navigatore che ci depistano e ci portano a percorrere vari tratti sterrati fino addirittura a inoltrarci in un prato incolto, rischiando non poco il pianale della nostra Bat-Mobile… momenti di grande apprensione! Quando ormai le speranze si stanno spegnendo, ecco che un gruppo di persone a cavallo ci indica la sterrata che ci conduce alla litoranea (in realtà da noi in parte percorsa all’inizio dell’avventura!!). Raggiungiamo in pochi minuti il faro da cui si gode una vastità impressionante e si intravedono i monti dell’Albania. Obiettivo raggiunto!
Essendo il giorno di Pasqua, Otranto ci mostra il suo centro storico invaso da turisti e locali, per il classico pranzo pasquale. Mangiamo velocemente due bruschette salentine e ci inoltriamo per le vie del paese e rimaniamo poi abbagliati dalla trasparenza e dell’azzurro chiaro del suo mare. Davvero un piacere per gli occhi! Riprendiamo a costeggiare quel che ora è il Mar Jonio in un susseguirsi di panorami spettacolari dall’alto della scogliera che traccia la costa, fino a giungere a Castro Marina e alla famosa grotta della Zinzulusa (che però, vista l’ora, non visitiamo). Rispetto al nostro programma, decidiamo di non addentrarci verso Melpignano etc. ma di dirigerci subito verso Leuca. Strada facendo, notiamo che il tratto di costa è più abitato della parte a nord e, più ci avviciniamo alla punta estrema, maggiore è la presenza di abitazioni. Raggiungiamo Leuca e troviamo un ingorgo pazzesco che snoda per il paese. Non senza difficoltà raggiungiamo il nostro B&B e ne conosciamo il proprietario, il simpatico Mario, persona molto cordiale che ci dispensa informazioni sul luogo e consigli per la cena della sera. Quest’ultimo aspetto si rivelerà fondamentale!
Dopo una rapida doccia, scendiamo a piedi sul lungomare del paese: sembra di essere in Galleria al sabato pomeriggio! Davvero impressionante la quantità di persone che passeggia tutta elegante per la grande occasione! Percorriamo la passeggiata che porta verso il faro e fotografiamo le originali ville di inizi ‘900 che caratterizzano l’abitato. Su consiglio di Mario, per la cena ci rechiamo a Patù, paesino dell’entroterra, dove si trova la trattoria ‘Rua de li travaj’. Qui gustiamo l’apoteosi degli antipasti tipici della zona, più di dieci portate tra ortaggi, legumi, formaggi, frittatine, pesce e focacce di vario genere!! Non è facile portare a termine la degustazione anche perché le porzioni sono davvero generose! Non riusciamo a prendere null’altro se non un digestivo al finocchietto… un posto che entra nella nostra personale top ten!
Itinerario: Lecce – Torre Specchia – Torre dell’Orso – Alimini – Otranto – Punta Palascia – Castro Marina (Grotta Zinzulusa) – Leuca (Km. 96)
Pernottamento: B&B Villa Ines (grande Mario!)