Risveglio nella cabin 7, questa mattina! I Musli alle 8 sono già davanti alla pasticceria del centro di Svolvaer, aspettando l’apertura per consumare la loro colazione a base di caffè latte e dolce squisitissimi. La giornata è luminosa con un sole che rende tutto il paesaggio un immenso dipinto. Ripercorriamo a ritroso la strada che da Svolvaer porta verso Narvik, la famosa E10. Non riusciamo a fare 5 km. di seguito perché lo spettacolo che abbiamo di fronte agli occhi ci obbliga a contemplarlo e a fare fotografie. La Norvegia è una terra che dona svariati aspetti naturalistici, dagli ampi specchi d’acqua che riflettono i colori del cielo ai monti aspri delle Lofoten, fino ad aree più pianeggianti di tonalità di verde sempre diverse. Raggiungiamo Narvik che è già mezzogiorno e qui sveliamo il motivo di questa digressione rispetto all’itinerario che oggi ci riporterà in Svezia. Facciamo un passo indietro di qualche giorno: nel Visitor Center di Nordkapp la Musla aveva notato un bellissimo parka di produzione norvegese e ci aveva un po’ lasciato il cuore; d’altronde il prezzo era piuttosto elevato. La stessa sera la Musla ha cominciato ad avere i primi sensi di rimorso per non aver acquistato il capo d’abbigliamento. Quella a seguire, la Musla ha iniziato le ricerche su internet per capire se era possibile ritrovare quella marca anche in altri negozi norvegesi. Da lì è nata una lista di indirizzi, custodita gelosamente nella Lonely Planet norvegese e già alle Lofoten sono iniziate le ricerche, miseramente fallite. Narvik, in quanto posto abbastanza grosso, rappresentava per la Musla l’ultima spiaggia per l’acquisto del desiderato cappottino. Purtroppo l’impresa fallisce e quindi, per consolarci, pensiamo bene di prendere la funivia che dalla città sale per circa 700 metri su un vicino monte, con vista panoramica che spazia dalle Lofoten alle coste norvegesi. Che stupendo colpo d’occhio!
Facciamo fatica a staccarci dalla Norvegia, terra che ci ha regalato immagini indimenticabili e un’armonia tra terra e acqua incredibile. Nei 15 km. che ci separano dal confine, ci fermiamo svariate volte con il pretesto di una foto, di un laghetto etc. come a non voler lasciare questi luoghi. Passato il confine con la Svezia (praticamente inesistente), quasi a confutare il nostro stato d’animo, il cielo si rannuvola, la temperatura scende a 10°C così come il gasolio nella pancia di Elisa che ci fa temere di doverla spingere da un momento all’altro… da buoni risparmiatori, infatti, tiriamo ovviamente al primo distributore svedese dove il diesel costa meno che in Norvegia. Superiamo i 4.000 km. percorsi dall’inizio del viaggio, mentre costeggiamo le sponde del minaccioso lago Tornetrask.
Dopo un’oretta raggiungiamo Kiruna, maggior centro della Lapponia svedese: questa cittadina gravita intorno alla miniera di ferro più grande del mondo e proprio a causa di questa e degli scavi effettuati per l’estrazione il sottosuolo della città tende a sprofondare. Nel 2007 la cittadinanza ha votato a favore del trasloco dell’abitato alcuni km a nord ovest. Forse proprio a causa di questa provvisorietà, alcune case risultano essere abbastanza fatiscenti e in generale regna un’atmosfera spettrale e di precarietà. In questo contesto noi alloggiamo nelle camere messe a disposizione dal museo sami del luogo: la nostra è davvero ampia e confortevole. In serata iniziamo ad andare alla ricerca di un locale per la cena: sembrano esserci solo pochi pizza-kebab e un ristorante thailandese, per di più sono solo le 18.30, ci sono 8°C e non c’è in giro un’anima! Ma questa volta la fortuna è dalla nostra parte: ci imbattiamo nel ‘Landstroms Bar’ che offre menu gustosi e soprattutto sembra molto frequentato. I piatti proposti sono elaborati e stranamente sfiziosi per lo standard svedese. Optiamo per antipasti a base di garlic bread (accompagnato da prosciutto affumicato e salsina al prezzemolo) e vegetarian pie (cioè uno sformato di formaggio ed erbe): entrambi davvero appetitosi. A questi facciamo seguire renna con salsa ai funghi e purè di patate allo zenzero per il Muslo e sformato sempre ai funghi (con tzatziki alle carote!) per la Musla: piatti davvero superlativi. Il posto merita, finora, la palma della miglior cena del viaggio… è abbastanza paradossale che ciò avvenga in una cittadina che in sé offre davvero poco! Usciamo per una breve passeggiata ma i 6°C ci inducono a fare rientro dai nostri sami.
Itinerario: Kabelvag (Norvegia) – Narvik (Norvegia) – Abisko National Park (Svezia) – Kiruna (Svezia) (Km. 378)
Pernottamento: Hotell Samegarden (accogliente sistemazione all’interno del museo Sami locale)