Attraversiamo tutta la città, sorpassiamo Dubai Marina, una vasta zona industriale e poi… ci ritroviamo nel deserto! Dopo un’ora e mezza eccoci arrivati ad Abu Dhabi che, a prima vista, ci appare una città meno esagerata e nel contempo più vivibile di Dubai. Iniziamo subito con una simpatica biciclettata lungo la Corniche: sotto il sole già cocente del mattino, pedala però solo il Muslo in quanto si tratta di una sorta di triciclo con comoda seduta laterale senza alcun pedale per la Musla che, beata, si gode in tranquillità la brezza marina… Le risate si sprecano quando il Muslo quasi perde il controllo del mezzo e rischia di schiantarsi contro un paletto!
Riprendiamo quindi la macchina ed andiamo a visitare l’Emirates Palace, meraviglioso e lussuosissimo hotel che funge anche da centro culturale della città. L’ingresso è gratuito anche se, ovviamente, non ci è permesso raggiungere gli spazi dedicati agli ospiti, compresa la spiaggia privata di un chilometro e mezzo! E’ un piacere passeggiare nelle fresche sale ricoperte di fregi in oro: facciamo fatica a ricordarci un posto così bello, sontuoso ed elegante. E’ la volta poi di Qasr Al Watan, palazzo presidenziale inaugurato da poco che è un omaggio al patrimonio arabo e alle sue arti. L’esterno è tutto di marmo bianco mentre all’interno fanno bella mostra di sé cupole altissime e sale gigantesche… meraviglioso!
Dopo una veloce insalata, dati i tempi stretti, ci precipitiamo alla Gran Moschea dello Sceicco Zayed, poco fuori città, vicino all’aeroporto. La vista dall’esterno è meravigliosa, il marmo chiaro acceca quasi la vista ma poi, quando si entra nel parcheggio coperto, si ha la sensazione di entrare in un centro commerciale, cosa poi confermata visto che prima dell’entrata vi è una galleria di negozi! Nonostante il gonnellone indossato, la Musla viene rimbottata da una solerte guardia che la invita a coprire le sue grazie (!!); siamo quindi costretti ad acquistare una veste (chiamata poi da noi, palandrana) che fa sudare non poco la povera Musla. Beh, almeno ci siamo dotati di un ‘capo’ che porteremo sempre con noi nei prossimi viaggi nei paesi arabi!
Stravolti dal caldo, torniamo all’hotel e ci godiamo un bagno rinfrescante nella piscina al ventisettesimo piano. La sera, passeggiamo nel souk della città, che non è altro che un moderno centro commerciale: facciamo fatica a trovare un ristorante per la cena anche camminando lungo Hamdan Street, l’arteria principale sì ricca di negozi (soprattutto profumerie!) ma priva di alcunché che possa solleticare il nostro appetito. Percorrendo questa via, ci rendiamo conto della grande differenza che intercorre tra Dubai ed Abu Dhabi: quest’ultima è un mondo più autentico, non ai livelli di Amman, ma certamente più in linea alla classica metropoli mediorientale.
Su consiglio di una guardia del centro commerciale, riusciamo finalmente a trovare un ristorante, proprio sul suo roof top: circondati da numerosi avventori locali che ci inebriamo con il profumo della loro shisha, facciamo ancora il pieno di cibi mediorientali: mutabal, baba banoush e falafel e poi halloumi grigliato per la Musla e… pasta all’arrabbiata per il Muslo che, forse, ha già nostalgia della cucina di casa!
Itinerario: Dubai – Abu Dhabi
Pernottamento: Southern Sun Abu Dhabi