Di buon mattino ci mettiamo in strada per raggiungere la parte ovest della Florida: ci aspetta una sorta di coast to coast tra l’Atlantico e il Golfo del Messico. La terra che ci circonda e che vediamo scorrere dal finestrino è sconfinata, piatta e praticamente disabitata; unici segni di presenza umana sono i numerosi fuochi che creano altissime colonne di fumo, visibili da vari chilometri, appiccati volontariamente per rinnovare il terreno dei campi coltivati, per lo più a canna da zucchero. Riviviamo le stesse sensazioni di libertà e vastità che avevamo provato lungo la Route 66.
Arriviamo a Fort Myers, enorme città che si affaccia sul Golfo del Messico, caratterizzata da una via principale (McGregor) lunga varie miglia e definita da due file di palme volute da Edison che qui soggiornò in passato. Percorriamo uno spettacolare ponte per raggiungere le isole di Sanibel e Captiva, strisce di terra di turismo di elite con spiagge di sabbia bianchissima (in realtà si tratta di frammenti di conchiglie): il mare, a differenza di quanto pensavamo, è un po’ più freddo dell’oceano anche se la temperatura dell’aria è sicuramente più alta e si sente maggiormente l’umidità tropicale nell’aria. Ci fermiamo nella spiaggia di Sanibel presso il faro: vorremmo rigenerarci con un bagno ristoratore, ma purtroppo l’acqua è un po’ torbida e sporca e quindi questo ci scoraggia.
Dopo un breve spuntino a base di insalata e piatto indefinibile di pesce, proseguiamo verso Captiva; anche qui si ripresentano le stesse caratteristiche di Sanibel: le ville sono come al solito sontuose e la spiaggia ricca di conchiglie. La nostra fedele Lonely Planet aveva descritto questo posto come estremamente ameno e selvaggio; in realtà è un susseguirsi di case da sogno e le spiagge non sono affatto deserte! Un po’ delusi i Musli tornano sui loro passi e puntano decisi verso sud per raggiungere Naples, la Palm Beach della costa ovest.
Ci godiamo il primo tramonto in spiaggia nel Clam Pass County Park: tutti sembrano catalizzati da questo spettacolo quotidiano che offre la natura. In effetti Naples è davvero un posto elegante e in cui si respira benessere diffuso; ce ne accorgiamo soprattutto percorrendo la via centrale (5th Av.), ricca di bei negozi, raffinati ristoranti italiani e bellissime decorazioni natalizie sulle palme. Anche la gente che qui passeggia ha un non so che di aristocratico ed elegante. Nostalgici dei sapori di casa, decidiamo di cenare da ‘Rossopomodoro’ che qui ha un suo locale (siamo davvero sorpresi quando lo vediamo): il personale è autenticamente italiano (e invidiamo un po’ il coraggio e l’intraprendenza di questi connazionali che qui hanno deciso di vivere parte della loro vita e che ce l’hanno fatta!) e questo ci mette allegria a tal punto che decidiamo di accompagnare il piatto di bucatini del Muslo e la pizza della Musla con una bella bottiglia di vino bianco italiano. Il risultato è che usciamo sbronzi e con molti meno dollari nel portafoglio!! Ma la vita è una sola e va goduta fino in fondo!
Itinerario: West Palm Beach – Fort Myers – Sanibel – Captiva – Naples (Km. 270)
Pernottamento: La Quinta Inn & Suites Naples Downtown (confortevole!)