Questa mattina sveglia davvero all’alba in quanto il traghetto ci attende alle 8.15; Mary si dimostra cortese e affettuosa, ci prepara la colazione e, inaspettatamente, ci fa anche un bello sconto sulla pigione (per non aver consumato alcun Irish Breakfast).. molto ben accetto e che continueremo a citare nel corso della giornata ogni qualvolta sarà necessario pagare qualcosa (“Tanto paga Mary!!”).
Lasciamo le Aran Island così come ormai ci siamo abituati a vederle: nebbiose e piovigginose ma sicuramente affascinanti nella loro natura selvaggia. Sbarcati a Rossaveel, percorriamo percorsi già da noi conosciuti e visitati in precedenza nella meravigliosa terra del Connemara, aspra e brulla. Le strade sono strette e tortuose e raggiungiamo Croagh Patrick, il monte santo degli irlandesi, che è quasi già mezzogiorno; decidiamo di non impegnarci nella salita alla cima in quanto la vetta è incappucciata di nubi e il tutto richiederebbe alcune ore che noi preferiamo dedicare al prosieguo della giornata. Sono comunque molte le persone che vediamo inerpicarsi per il sentiero dotati dei bastoni affittati al Visitor Center.
Ci fermiamo a pranzare a Westport, delizioso paese dai numerosi pub e negozi colorati: la scelta cade su un particolare negozio-ristorante vegetariano che ci offre piatti ‘organic’: falafel per la Musla e sformato di feta per il Muslo, oltre a germogli di soia, melograno, eccetera… tutto molto gradito! Per fortuna riusciamo anche ad acquistare l’adattatore di corrente che il Muslo, sbadatamente, si era dimenticato a Casa Musla e che stava mettendo a repentaglio il caricamento di tutte le tecnologie al seguito!
Riprendiamo la strada sempre in direzione nord e raggiungiamo la necropoli di Carrowmore. Il posto assomiglia notevolmente a Newgrange: vi si trovano numerose tombe e dolmen risalenti al 3200 a.C. in un’affascinante collina che, grazie agli squarci di sereno, assume tonalità di un verde brillantissimo. Da qui si scorge la cima della Knocknarea, un massiccio ‘cairn’ all’altezza di 328 metri che racchiude il sepolcro di Maeve, antica regina del Connaught; raggiungiamo il parcheggio dal quale poi ci incamminiamo per salire sulla vetta. La camminata sale ripida ma si percorre facilmente in una quarantina di minuti e la fatica è ripagata dalla stupenda vista che spazia sul territorio circostante.
Giungiamo infine a Sligo, cittadina molto viva attraversata dal fiume Gearavogue; il nostro hotel vi si trova proprio accanto e ci stupisce per la sua bellezza: abbiamo praticamente un appartamento a disposizione, con tanto di cucina e salotto! Trovandoci in un posto relativamente grande (cosa che non accadrà più fino a Derry), questa sera decidiamo di cenare italiano e scegliamo il ristorante ‘Limoncello’, orientato maggiormente alla cucina sarda. I tempi di attesa sono biblici ma i piatti che prendiamo appagano le aspettative: arancino di riso e fagotto di pasta fillo al formaggio come antipasti e carbonara sarda per il Muslo e linguine all’arrabbiata per la Musla. Raramente in Italia abbiamo mangiato così bene! Dopo il ‘Bayview’ di Kilronan, un altro ristorante da ricordare! Nota: incredibilmente, quando ci ritiriamo, il cielo è completamente terso… speriamo domani nella prima bella giornata del viaggio!
Itinerario: Kilronan – Rossaveel (battello) – Croagh Patrick – Carrowmore – Knocknarea – Sligo (Km. 245)
Pernottamento: Riverside Suites Hotel (appartamento meraviglioso sul fiume!)