La giornata è gloriosa e stamane il cielo è di un azzurro intenso che ci sorprende positivamente visto che le previsioni erano piuttosto negative. Ci spostiamo velocemente in metropolitana su Canal Street dove rivediamo una delle particolarità più curiose di New York: dai tombini spesso fuoriesce un fumo bianco intenso che ha creato nel tempo leggende metropolitane sull’esistenza di strane ‘presenze’ nei meandri della città. In realtà si tratta di vapore acqueo generato dal contatto tra l’acqua piovana e le tubature bollenti del sistema di teleriscaldamento che corre nel sottosuolo newyorchese.
Giriamo in Chinatown e ci rendiamo conto che il quartiere ha ormai conglobato un’ampia zona compresa Little Italy; girare per le vie di quest’area è come fare un viaggio in Oriente, tale è la moltitudine di negozi che espongono ogni genere di mercanzia, dal cibo alla paccottiglia turistica. Arriviamo in Mulberry Street e Little Italy è racchiusa praticamente in poche strade circostanti; le insegne dei numerosi ristoranti italiani rappresentano varie regioni e propongono lo stereotipo della trattoria italiana all’estero.
Dopo pochi isolati ci ritroviamo nella tranquillità bohemienne dell’East Village, zona caratterizzata da graziose case basse, da sempre popolata da artisti ed esponenti della cultura alternativa. Anche le boutique e i ristoranti hanno queste particolarità; non si ritrova nulla della frenesia di Manhattan ma tutto è più rilassato e a misura d’uomo.
Dopo una breve sosta nella verdeggiante Tompkins Square, giungiamo in Union Square dove ogni settimana si svolge un caratteristico mercato agricolo di prodotti biologici. Il contrasto tra la modernità dei palazzi che circondano la piazza e le bancarelle campestri ci affascina e rende l’atmosfera alquanto particolare. Poco più avanti vediamo l’inconfondibile profilo del Flatiron Building. Pranziamo sulla Broadway nella classica tavola calda americana che offre un po’ di tutto: panini, insalate da comporre e vari tipi di piatti caldi (quali pollo, zuppe e verdure): noi optiamo per un veggie burger e il solito veggie wrap (con tanto di basilico sminuzzato che sarà digerito dalla Musla in tarda serata).
Nel pomeriggio è in programma un’intensa sessione di shopping che avevamo pianificato a causa delle cattive previsioni del tempo; ovviamente veniamo smentiti e vagabondiamo tra i negozi della 34th Street sotto uno splendido sole. Visitiamo, insieme a migliaia di persone, i negozi di souvenir e poi Aeropostale, Old Navy e infine Niketown sulla 57th Street. Ancora una volta, come già sperimentato a Chicago qualche anno fa, andare nei negozi monomarca di Levi’s e Nike non è mai conveniente né in termini economici né per la scelta di modelli a disposizione; sono sicuramente da preferire i negozi che offrono vari brand di scarpe e abbigliamento. Giungiamo a casa ‘cotti’ e stanchi, ma felici per ciò che oggi abbiamo visto e… comprato! Non c’è niente di meglio che gustare una buona pasta al pomodoro nel nostro accogliente appartamento.
Itinerario: Chinatown – Little Italy – East Village – Union Square – Chelsea – Flatiron District
Pernottamento: Appartamento in affitto tramite HomeAway – 121 West 118th Street, Harlem NY