Dopo una notte durante la quale ha infuriato un temporale con lampi e tuoni, lasciamo El Reno sotto una pioggia torrenziale e puntiamo come al solito verso Ovest. Prima tappa è Clinton con il suo museo tematico sulla Route: è davvero affascinante seguire tutta la storia della costruzione della Mother Road e del suo successivo decadimento a causa della costruzione delle nuove interstates che hanno di fatto tagliato fuori tutti i paesi, motel e ristoranti che un tempo vivevano del traffico della Route. Nel Museo incontriamo i primi italiani, torinesi: ci ignoriamo vicendevolmente e ognuno prosegue il proprio cammino. Dopo quale squarcio di sereno, si scatena un altro tremendo temporale.
Arriviamo a Elk City dove ammiriamo la ricostruzione di un paese del vecchio West e cerchiamo invano di acquistare la targa dell’Oklahoma che ancora manca alla nostra collezione. Per eccesso e confidenza nei confronti della Route, invece che seguire il nostro stradario pensiamo bene di non entrare nella I-40 e infilarci in una strada che poi scopriremo essere la US263 che, invece che andare verso Ovest, va dritta come un fuso verso Sud. Dopo venti miglia ce ne rendiamo conto e quindi, onde evitare di allungare a dismisura il tragitto, torniamo sui nostri passi. Il pranzo previsto a Mc Lean viene anticipato a Texola. Risulta una scelta vincente in quanto ci fermiamo nel primo (e forse unico) ristorante di questa città fantasma e ci troviamo davanti il classico locale tipo western, tutto in legno e frequentato da locali di differenti tipologie: dai cowboys ai lavoranti del luogo etc.. Qui il Muslo mangia il suo primo hamburger e la Musla fa il pieno di specialità americane con onion rings e baked potato con panna acida: fin quando resisterà il fegato dei Musli? Il paese fantasma di Texola risulta davvero tale: non esistono case, se non baracche diroccate e alcune rimesse in sesto alla belle meglio. Fa davvero impressione sentire il silenzio della Ruote e la desolazione che il suo abbandono ha generato in contrasto con lo sfrecciare delle macchine sulla Interstate poco lontana. La riflessione ci porta a pensare che a differenza di ciò che accade in Italia qui è la Ruote 66 ad aver creato i paesi sul suo percorso e non il contrario; questo inevitabilmente ha provocato l’abbandono di ogni attività quando la ‘strada’ è stata abbandonata e sostituita nel traffico delle veloci autostrade.
Non senza qualche difficoltà usciamo da Texola ed è… Texas! Peraltro il confine è determinato da un cartello e da null’altro! Immediatamente si possono vedere le differenze: larghi pascoli che si distendono a vista d’occhio, gli immancabili bovi (neri – da queste parti), l’assolata striscia d’asfalto della Mother Road che corre parallela alla I-40. Davvero ci si sente come in una realtà surreale. Giungiamo a Conway e ci rendiamo conto che è totalmente scomparso! O meglio, ne rimangono resti di una stazione di benzina, di un emporio e di un’assurda composizione di VW Maggiolino piantati con il muso nel terreno! Incredibile Texas!!
Superata Mc Lean – altro paese fantasma o quasi – ci dirigiamo ad Amarillo, sicuramente il posto più popolato della zona. Qui esploriamo il San Jacinto District, che rievoca con i suoi negozi di antiquariato e chincaglierie il passato glorioso della Route 66; in uno di questi negozietti riusciamo a scovare le targhe che ci mancano alla collezione! Passiamo quindi al nostro hotel e anche qui ci rendiamo conto che – a prescindere dalla catena alberghiera – tutte le stanze hanno la stessa tipologia e metratura, nonché il posto macchina di fronte alla porta d’entrata! La cena di stasera è davvero importante: ci si reca al ‘Big Texan Steak Ranch’, vera e propria istituzione locale, visitata da gente di tutto il mondo. Oltre a essere un locale molto grande e caratteristico nel suo arredo, ha la particolarità di offrire al cliente una porzione gratuita di carne se questo riesce a mangiarla interamente! Bisogna sottolineare che la bistecca è di circa 2 kg. e che deve essere mangiata in un’ora!! Se ci si riesce non la si paga! Ovviamente i Musli scelgono un menù morigerato ma di grande qualità! L’errore è cedere ai dolci che ci vengono proposti: 6 pezzi da circa 1000 calorie l’uno di ‘fudge’, dolce di caramello zuccherato ai vari gusti! Riusciamo solamente a mangiarne due pezzi, il resto sarà per i prossimi giorni! La serata si conclude con un temporale epocale: qui non si parla di pioggia e lampi, ma di veri e propri nubifragi con fulmini e tuoni spaventosi! Anche se le previsioni per domani sono pessime, noi in realtà andremo a Sud-Ovest, verso il sole, nel caldo New Mexico!
Itinerario: El Reno (OK) – Clinton (OK) – Texola (OK) – Conway (TX) – Amarillo (TX) (Km. 372)
Pernottamento: Travelodge Amarillo West (classico motel da serial killer!)