10 ore di sonno e siamo come nuovi! Oggi, alle 9, appuntamento con Elder per l’escursione nel deserto alla scoperta della zona di Elliq-Qala (Cinquanta Fortezze). Osservando dalla macchina, di fronte ai nostri occhi si apre una campagna che in molti tratti ci ricorda quella russa. Notiamo che tutte le case, a differenza delle nostre, hanno tetti in lamiera senza ombra di tegole: immaginiamo gli effetti drammatici con le temperature estreme (basse e alte) che caratterizzano questa regione! In più, quasi ad ogni angolo di visuale vi sono persone in giro: chi a piedi, a lato strada, ad aspettare i taxi collettivi, chi nei campi e chi (molti!) accanto alle case anche in posti remoti con lo sguardo che vaga nel nulla… per non parlare dei bambini piccoli lasciati a loro stessi! Insomma, immagini di una situazione sociale alquanto rurale e contadina. La macchina di Elder e i nostri visi occidentali catalizzano l’attenzione di ogni villaggio che attraversiamo.
Raggiungiamo per prima Ayaz-Qala, la fortezza più famosa e imponente (in realtà, si tratta di un complesso di tre fortezze dalle pareti di fango una vicina all’altra); dalla cima spazzata dal vento si gode un panorama infinito sulla steppa desertica dove vi sono cammelli sparsi qua e là. Per fortuna siamo praticamente le uniche persone presenti: il deserto sottostante rilascia incredibili sensazioni di vastità, unite all’immensa pace che regna in questo posto. Ci spostiamo poi a Toprak-Qala, ancora più bella, soprattutto nei resti degli spazi interni, circondata da terre con residui di sale, probabilmente retaggi di antichi invasi di acqua salata. Anche qui siamo soli finché non arriva una scolaresca uzbeka che insiste per farsi fotografare con noi! Arrivato mezzogiorno e su consiglio di un altro autista, ci fermiamo per il pranzo in un villaggio dimenticato da Dio che ha il nome di Bustan; qui gustiamo un pranzo tipico nel miglior ristorante del circondario: verdure marinate per la Musla e pasta fresca al sugo di carne con tanto di uovo sodo per il Muslo (a suo dire, gustosissimo!), il tutto accompagnato dalle tipiche pagnotte schiacciate. Veniamo a conoscenza che l’Uzbekistan è diviso in dodici regioni e una repubblica autonoma (il Karakalpakstan, appunto, dove si trovano le fortezze); ad ogni passaggio di confine stazionano numerosi poliziotti nella loro caratteristica divisa verde lucertola! In realtà non controllano nulla, ma incutono rispetto e attenzione!
Ripercorriamo la strada verso l’hotel e nel tardo pomeriggio ritorniamo nella parte turistica di Khiva dove ceniamo all’aperto al ristorante ‘Bir Gumbaz’; ottimi goumma (saccottini di patate), manti e dolcini alla nocciola e addirittura una bottiglia di vino (rosso di produzione russa) per circa l’equivalente di 15 euro!! Probabilmente il locale contribuisce a far sì che la famiglia sia una delle più ricche di Khiva dal momento che il figlio di pochi anni circola sulla strada pedonale con una macchinina elettrica con tanto di radio e luci led, correndo ripetutamente avanti e indietro per tutta la sera e caricando anche il fratellino di poco più di un anno nella parte posteriore! Incredibile!! Torniamo in hotel non senza difficoltà dal momento che, nonostante la presenza di vistosi lampioni, scopriamo che le strade non sono affatto illuminate!
Itinerario: Khiva – Elliq-Qala – Khiva
Pernottamento: Bek Khiva Hotel