Oggi avremmo in programma di visitare Peterhof, una meravigliosa reggia dello zar sulle rive del Golfo di Finlandia poco fuori città e raggiungibile con l’aliscafo e successivamente la Fortezza di Pietro e Paolo. Già facendo colazione vediamo molte persone che, chi con bandiere, chi vestito da marinaretto con t-shirt a righe orizzontali bianche e blu (compresi alcuni omaccioni panzuti), chi in elegante alta uniforme della Marina si dirigono verso l’Ammiragliato e il fiume Neva. Nei giorni scorsi effettivamente avevamo visto qualche poster che pubblicizzava l’evento della Festa della Marina ma non ne avevamo capito a pieno la portata! Arriviamo infatti all’imbarco dei Leoni sul fiume per salire a bordo alla volta di Peterhof e vediamo una moltitudine di gente mai vista, sia sulle rive del fiume sia sui ponti, che si accalca in attesa di un qualcosa che non riusciamo bene a capire! Molti sventolano bandiere russe, con lo stemma della città o della marina, tra queste alcune riportano anche la falce e il martello che capiamo non avere un forte simbolismo ideologico qui come invece accade da noi; rappresentano semplicemente un pezzo di storia russa, al pari del vecchio stemma sabaudo sulla bandiera della Marina italiana, poi rinnovato nel 2012. Veniamo inoltre a sapere che i servizi marittimi sono sospesi fino alle 15 e quindi niente aliscafo! A questo punto, incuriositi, ci posizioniamo sul ponte in compagnia di migliaia di russi in attesa che qualcosa avvenga! Vi sono un sommergibile e tre navi da guerra ancorate sulla Neva fin dai giorni scorsi; dalle parole scambiate con Igor, sanpietroburghese doc che saprà sì e no cinque parole in inglese, ci sembra di capire che tutta questa gente stia attendendo l’apertura del ponte Dvorzovoi (il più centrale) per il passaggio delle navi, attrazione turistica che nei periodi estivi si svolge quotidianamente anche per altri ponti della città nelle ore notturne. Passa più di un’ora e non accade nulla quindi decidiamo di abbandonare l’evento. Scopriremo poi che intorno a mezzogiorno effettivamente il ponte è stato aperto e si è manifestato nientemeno che il presidente Putin per un discorso ufficiale.
Passeggiamo nell’isola della zona Petrogradsky, popolare e molto tranquilla, in cui i grandi vialoni lasciano spazio a vie strette e ad angoli verdi. Dopo un pranzo veloce all’ ‘Alye Parusa’ proprio di fronte alla Fortezza di Pietro e Paolo (bastoncini di formaggio e insalata per la Musla, insalata russa e patate agliose per il Muslo), riattraversiamo la Neva e ci rendiamo conto che la gente, rispetto al mattino, è addirittura aumentata! Sotto il sole che si è fatto davvero caldo (a causa dell’umidità la temperatura percepita è soffocante) migliaia di persone stazionano nei parchi e intorno al fiume, apparentemente senza fare nulla, prendendo d’assalto la Prospettiva, il lungofiume e i dintorni dell’Ermitage, davanti al quale si svolge un concerto. Siamo davvero stupiti dalla grandezza dell’evento e dell’entusiasmo esagerato che si respira (con tanto di caroselli di auto con bandiere); per rendere l’idea è un misto tra il raduno nazionale degli alpini in Veneto e i festeggiamenti per la vittoria della nazionale italiana a un campionato mondiale di calcio!! Addirittura alcuni marinai si abbandonano, piuttosto alticci, a fare baldoria all’interno delle fontane dei parchi cittadini: pazzesco! La particolarità della situazione è comunque che non ci sono bancarelle o stand gastronomici ma solo gente e ancora gente in giro che cammina, spesso ‘su di giri’, diversamente dall’atteggiamento che fino ad ora abbiamo conosciuto da parte del popolo russo, tranquillo e… sobrio!
Nel pomeriggio scopriamo che vi sono code infinite all’aliscafo per Peterhof e quindi ripieghiamo su un giro in battello per i canali della città. Durante il giro, che dura circa due ore, ci accorgiamo della particolarità della città: la sua diffusa rete di canali non può che farci pensare un po’ ad Amsterdam! Durante un ultimo giro di shopping sulla Prospettiva Nevskij veniamo colti da un fortissimo e violentissimo fortunale ma per fortuna riusciamo a ripararci nell’androne di un palazzo! Una breve sosta in hotel e poi fuori ancora con l’autobus per arrivare al fiume dove, a conclusione della giornata di festeggiamenti, sono previsti i fuochi d’artificio.
Dopo un’attesa di quasi un’ora, ecco finalmente il meraviglioso spettacolo pirotecnico con le luci del crepuscolo; qui infatti, in questo periodo dell’anno, il sole tramonta alle 21.30 e vi è luce almeno fino alle 22.30. A fare da sfondo il panorama meraviglioso della città che si specchia nel suo fiume: la gente è entusiasta e ogni fuoco è accompagnato da un ‘ooohhh’ di sorpresa e da anacronistici ‘hurrà’ di felicità. E’ ormai quasi mezzanotte quando entriamo al ‘Pryanosti i Radosti’ per cenare: oltre a essere arredato con eleganza e ricercatezza, il locale ha la particolarità di essere aperto 24 ore su 24. Ceniamo abbondantemente con fagioli agli aromi, pizza quattro formaggi, pizza armena e una bottiglia di vino bianco per concludere questa lunga giornata! Peccato che ci manchino ancora quasi due chilometri a piedi per tornare all’hotel… siamo a dir poco devastati!
Itinerario: …stravolto a causa della Festa della Marina: Petrogradsky – giro in battello
Pernottamento: Arkadia Hotel