La serata di ieri si è conclusa nello ‘Spaghetti Western’ di Tusayan, dove i Musli hanno deciso di cenare con un bel piatto di tortellini… sì, proprio loro, conditi in maniera abnorme con formaggio fuso (qui chiamato Alfredo sauce) e pomodoro (definito Marinara sauce). Diciamo che la fame ha fatto sì che il piatto sia stato spazzolato con voracità, anche se di proporzioni davvero significative! Il posto risulta comunque essere il migliore di Tusayan. All’uscita il Muslo ha insistito per andare a prendere un gelato presso l’Ice Cream adiacente al locale in cui abbiamo cenato la prima sera. Alla richiesta di due palline di gelato ci sono stati portati ad ognuno due coni con almeno 4 etti di gelato sotto forma di palle da bowling!! E’ stato un momento disperato! L’idea di dover ingurgitare tale quantità ci ha fatto tremare e purtroppo abbiamo dovuto lasciarne almeno la metà… che struggimento! Dopo la solita occhiata al cielo stellato siamo tornati in hotel.
Stamane, al risveglio, la Musla accusa un certo senso di vomito e una forma di dolore alla testa che non viene identificato come… mal di testa! Mhhh… In più non viene a fare colazione, cosa alquanto anomala! Fatto sta che si riprende la strada verso Kingman e, saggiamente, la Musla si corica e dorme ancora un pochino per smaltire l’alquanto bizzarro malessere. Durante il percorso i Musli si fermano prima a Seligman, che risulta essere meta di numerosi pullman turistici attratti dai negozi della Route 66, particolarmente presenti in questo paese. Qui i Musli trovano e acquistano la targa della California ma purtroppo quella del New Mexico rimane mancante e introvabile (come l’ultima figurina prima di completare l’album!). Nel frattempo le condizioni della Musla migliorano al punto che decide di guidare Vanessa! Intanto va detto che il paesaggio, dopo essere scesi sulla Ruote, è decisamente cambiato: dai boschi del Grand Canyon siamo scesi nelle terre piuttosto desolate dell’Arizona dell’Ovest, dove prevale il deserto cespuglioso e stramaledettamente caldo! Dopo un paio di città fantasma giungiamo a Kingman, grande paese con la solita ferrovia che lo divide a metà e con alcuni negozi di antichità che serbano i ricordi dell’epoca della Route: invano li setacciamo tutti alla ricerca della targa del New Mexico.
Decidiamo di mangiare da ‘Mister D’s Diner’, famoso per i suoi hamburger; noi non li consideriamo e optiamo invece per due insalate e le solite Diet Coke. Riprendiamo il percorso piegando verso Nord sulla 93 che ci porta diritti a Las Vegas, in Nevada! Prima di entrare in California (o meglio sul confine) troviamo la diga di Hoover Dam, una struttura davvero gigantesca e iper sorvegliata dalla Polizia (checkpoint fisso) in quanto considerata sito sensibile per attentati. Inoltre è in costruzione sulla diga un ponte sospeso incredibile che probabilmente collegherà Nevada e California con una Interstate.
L’arrivo a Las Vegas è davvero incredibile: un ‘mondo’ nel deserto, con alberghi davvero faraonici e una svettanza di torri con luci e colori inimmaginabili! La I-15 mette quasi paura da quanto è larga e trafficata; peraltro un incidente blocca una delle due direttici (fortunatamente non la nostra!) e quindi il caos è davvero unico. Il caldo è soffocante, ci sono 45°C e sembra di mettere la testa in un forno; a buon conto i Musli, prima ancora di avvicinarsi alla Strip, decidono di recarsi al Premium Outlet, vero e proprio paradiso dell’acquisto, dove entrambi fanno incetta di vestiti e scarpe! Il parcheggio dello Stratosphere, il nostro hotel, è smisurato e non è facile comprendere da che parte andare e soprattutto dove dirigersi dopo aver lasciato la macchina!! Arrivati all’hotel rimaniamo a bocca aperta per le innumerevoli sale, slot machine e ristoranti… da stordirsi! Non senza fatica riusciamo dapprima a farci registrare e poi a trovare la nostra stanza. Alla fine veniamo premiati: la vista dal 16mo piano sulla Strip è fantastica, ricca di luci e colori, davvero un sogno! Prima di prendere possesso della camera però facciamo un salto sulla torre per vedere il tramonto: molto emozionante!! L’adrenalina è a mille e noi facciamo tutto di corsa per percorrere finalmente a sera la Strip in direzione dei maggiori hotel, nei quali è possibile parcheggiare e usufruire delle sale gioco; in realtà ne approfittiamo anche per ammirare gli splendidi interni del Bellagio e del Paris ed infine del Caesar Palace.
Ceniamo in uno degli innumerevoli ristoranti – l’offerta è davvero enorme – nel centro commerciale del Planet Hollywood che, per far capire l’imponenza della struttura, è organizzato in modo tale da simulare il tramonto su una città araba. A tarda sera ce ne andiamo a giocare alle slot machine del Paris e del Bellagio, ovviamente con scarsi risultati: ma, quanto meno, siamo entrati nel meccanismo! Torniamo stravolti a tarda notte nella nostra stupenda e fresca stanza con vista mozzafiato sulla Strip… ed è un sonno da faraoni!
Itinerario: Grand Canyon National Park (AZ) – Williams (AZ) – Seligman (AZ) – Peach Springs (AZ) – Kingman (AZ) – Hoover Dam (AZ) – Las Vegas (NV) (Km. 463)
Pernottamento: Stratosphere (fantastico)