Arrivati a Fiumicino nel tardo pomeriggio di ieri, dopo aver ritirato una splendente Fiat Panda 4 porte, raggiungiamo Pomezia in serata per alloggiare presso l’Hotel Simon, un quattro stelle davvero notevole e ad un prezzo più che onesto. Ceniamo presso il ristorante dell’hotel con dei primi piatti di ottimo gusto e con la cortesia del personale di sala. La notte è perfetta, camera splendida e temperatura ideale; al risveglio di stamane un po’ di nostalgia nel lasciare un posto sicuramente accogliente!
Di prima mattina la prima tappa è Torvaianica, situata a pochi chilometri di distanza da Pomezia, sul mare, dove ci scontriamo con le prime differenze linguistiche: in una pasticceria ordiniamo due brioches vuote e la proprietaria ci risponde: volete quindi due cornetti lisci?! Il posto in sé non ha molto da dire, un insieme disordinato di bassi caseggiati intorno alla strada litoranea che percorre per chilometri il mare; inorridiamo a pensare a cosa deve essere d’estate, vista la densità di villette e case che la popolano! Adesso è un posto desolato, con negozi chiusi e pochissima gente in giro… Proseguiamo a sud costeggiando il mare finché arriviamo ad Anzio, una cittadina certamente più grande e vivace; qui ci fermiamo vicino a quella che era la villa di Nerone, ammirando la spiaggia e la falesia che si tuffa nel mare. Dopo una breve passeggiata risaliamo in auto per arrivare a Nettuno, che non è altro che il proseguimento fisico di Anzio; in pratica i due paesi sono uno attaccato all’altro e formano un unico agglomerato. Nettuno è più carino, con la cerchia di mura antiche, il suo castello sul mare e una spiaggia di sabbia molto ampia. Anche qui breve passeggiata e quindi ancora in viaggio, questa volta verso l’interno, per raggiungere i paesini arroccati su colli.
Prendiamo la strada Nettunese e attraversiamo la Pontina per proseguire sempre più a est. Mentre avanziamo il paesaggio assume aspetti sempre più bucolici, con ampi campi agricoli, vigneti e gli immancabili pini marittimi. E’ quasi l’una quando raggiungiamo Sermoneta, antico borgo medioevale che offre uno stupendo panorama che spazia fino al mare: il paesino è davvero delizioso, ben curato e annovera numerosi ristoranti, piuttosto pretenziosi, che probabilmente d’estate sono presi d’assalto da coloro che trascorrono le vacanze sulla costa. Preferiamo quindi salutare il paese alto, riscendere a valle e recarci nei pressi a vedere un antico leccio secolare fatto piantare da Papa Alessandro VI in occasione dalla donazione del vicino convento di San Francesco ai Frati minori nel 1495. Da qui proseguiamo poi per Bassiano, anch’esso borgo antico, più piccolo e intimo, caratterizzato da una sequenza di vicoli e torri medioevali. I morsi della fame si fanno sentire e quindi ne approfittiamo per assaggiare il famoso prosciutto di Bassiano Reggiani, un’autentica bontà del luogo che gustiamo all’interno di due belle fette di pane rustico… di meglio non si può sperare!
Dopo una breve tappa nella pace dell’Abbazia di Fossanova, arriviamo infine sulla spiaggia di Sabaudia in tempo per poterci gustare il tramonto sul mare…vento freddo ma sensazioni calde per uno spettacolo che non finisce mai di stupire! Ora non rimane che rintracciare la nostra villetta e poi correre a fare una bella spesetta per organizzare la cena: ovviamente tutto sarà a base di prodotti locali, a cominciare dalla mozzarella di bufala che qui è molto rinomata. Ma le nostre aspettative vengono meno quando ci rendiamo conto che la temperatura in casa è davvero drammatica (9 gradi!) e che almeno per stasera non ci sono possibilità di farla alzare! Quindi la cena diventa un veloce pasto consumato al freddo, nonostante indossiamo i nostri piumini: non ci resta che bere una bella bottiglia di vino rosso per affrontare la notte che si preannuncia altrettanto rigida..
Itinerario: Pomezia – Torvaianica – Anzio – Nettuno – Sermoneta – Bassiano – Abbazia di Fossanova – Sabaudia (Km. 139)
Pernottamento: Simon Hotel (davvero meritevole!) a Pomezia, quindi Casa di Piergiorgio a Sabaudia