Finalmente una notte di sonno pieno… ci voleva! Colazione e subito ci si muove verso sud: prima meta Little Haiti. E’ una parte di Miami a nord di Downtown davvero lontana dalla sfavillante atmosfera che regna sulla costa, caratterizzata da casette basse e abbastanza fatiscenti e popolata unicamente da immigrati di Haiti. L’atmosfera è decadente e in qualche maniera metta anche un po’ di paura, così decidiamo di esplorare il quartiere unicamente in macchina, senza avventurarci a piedi.
E’ sufficiente un cavalcavia che porta verso sud per trovare una situazione completamente diversa: appaiono i lucenti grattacieli di Downtown e la sua opulenta modernità. Come bambini ci divertiamo a fare più di un giro sulla Metromover, monorotaia che, gratuitamente, compie un loop nel cuore di Downtown, regalando scorci spettacolari sulla city. La curiosità ci porta poi a spostarci verso sud-ovest per pranzare a Little Havana, un quartiere popoloso di immigrati cubani, dove si respira un’atmosfera caraibica e dove si comprende che la comunità cubana è da molto tempo integrata nel tessuto sociale della città. Passeggiamo sulla Calle Ocho e rimaniamo impressionati dalle numerose persone che, sedute a dei tavolini di un piccolo parco, passano il loro tempo a giocare a domino, loro vera e propria passione. Ne siamo talmente colpiti che decidiamo di acquistare anche noi una scatola di domino! Pranziamo a ‘Casa Panza’, ristorante spagnolo, con empanadas di tonno e insalata.
Il tempo oggi è veramente magnifico: temperatura perfetta, sole e leggera brezza che scompiglia le innumerevoli e onnipresenti palme! E’ pomeriggio e ci aspetta la visita a all’isola di Key Biscayne. Prima di arrivarci, puntiamo alla zona di Coral Glabes, uno dei quartieri più chic della città; passeggiamo su Coral Way (Miracle Mile), sua arteria principale, ricca di bei negozi e locali; qui ritroviamo una condizione che ci riporta in qualche maniera a casa: dopo aver percorso strade a più corsie senza quasi traccia di vita, in cui ci si sente quasi spaesati, qui si ritrova il senso della ‘main street’ con caratteristiche prettamente europee. Presi dall’entusiasmo, entriamo da Barnes & Noble (un caffè-libreria di proporzioni esagerate) e qui acquistiamo un Gong Tibetano (!!) che poco c’entra con quello che ci circonda ma che troverà spazio a Casa Musla per la gioia e il divertimento di chi ci verrà a trovare!
Sbagliamo più volte strada nell’imboccare il ponte per l’isola ma questo ci permette di scoprire un altro quartiere di Miami, Coconut Grove, davvero strabiliante per i l’architettura dei suoi grattacieli.
Dopo aver pagato l’inevitabile pedaggio, eccoci arrivare all’isola di Key Biscayne; prima sosta è la spiaggia di Crandon Park. L’acqua forse non è così turchese e trasparente come quella delle spiagge viste a nord, ma il colpo d’occhio delle palme su una lunghissima striscia di sabbia bianca, è davvero stupendo e ci dà la possibilità di scattare foto quasi caraibiche. Ci rosoliamo per un’oretta al sole e poi, verso l’ora del tramonto, superiamo l’abitato di Key Biscayne (anche qui lusso e grande cura di aiuole, viali etc.) e giungiamo alla punta meridionale dell’isola al Bill Baggs Cape Florida Park, dove è possibile arrivare al faro e da lì assistere al tramonto sul mare.
Dopo una breve (in realtà 40km!) capatina in hotel, decidiamo di andare in vita a South Beach: percorriamo tutta la Collins Avenue, per chilometri e chilometri, costeggiando palazzi altissime e ville da sogno, fino a giungere all’altezza di Lincoln Road: questa è una lunga via pedonale ricchissima di negozi alla moda ma soprattutto di ristoranti e locali. Sembra che qui si siano dati appuntamento tutti i turisti italiani di Miami e la cosa, ovviamente, non ci rilascia belle sensazioni, ma tant’è! Per la cena ci defiliamo dal clamore e finiamo a sederci nel medesimo posto (‘Oh Mexico’) in Espanola Way in cui avevamo mangiato il pomeriggio precedente. Purtroppo il Muslo è piuttosto stanco e non ha grande appetito, il che è tutto dire. Quindi ci limitiamo a due morigerate Diet Coke (nonostante il proposito di sbronzarci con due giganti Pinacolada) e a un piatto di Nachos e Quesadilla. La stanchezza si fa sentire e i 30 chilometri della Collins che ci dividono da Sunny Isles (dove si trova il nostro hotel) ci suggeriscono di rientrare.
Itinerario: Little Haiti – Downtown – Little Havana – Miracle Mile – Key Biscayne – Lincoln Road
Pernottamento: Marco Polo Ramada Resort (il posto è molto bello, direttamente sulla spiaggia!)