La sveglia si manifesta molto presto nel nostro cottage; forse la necessità di correre in bagno dovendo attraversare un bosco di betulle a 4°C, forse l’euforia per la giornata che ci aspetta, sta di fatto che i Musli lasciano Karigasniemi e la Finlandia alle 8 del mattino, ben decisi a fare una ricca colazione appena arrivati la primo paese norvegese. Ma i due (sbadati) non hanno fatto i conti con il fuso orario e se ne accorgono solo dopo aver tentato inutilmente di trovare un caffè aperto… insomma, in Norvegia siamo tornati all’ora italiana! Dovendo percorrere un lungo tratto di strada la cosa ci fa solo piacere; infatti dopo la colazione costeggiamo un lungo e profondo fiordo che prende il nome di Porsangen, tratto bellissimo e con panorami mozzafiato; mano a mano che ci avviciniamo all’isola di Mageroya dove si trova Nordkapp, il paesaggio diventa sempre più brullo e non si trovano più betulle e pini ma solo arbusti di basso fusto. Le immancabili renne si manifestano in ogni dove, soprattutto in mezzo alla strada e non sono più una novità! Anche il tempo, inizialmente soleggiato, comincia a incupirsi e una nebbia fitta e umida comincia a scendere, come la temperatura che si porta sotto i 7°C.
Arriviamo quindi al famigerato tunnel che collega la terraferma con il paesino di Honningsvag e qui ci vengono richiesti per il solo passaggio ben 192 NOK, più di 20 euro! Accompagnati da una densa nebbia, risaliamo verso nord gli ultimi 20 chilometri dove, a parte le renne, non si trova anima viva! Ne approfittiamo per il solito spuntino del mezzodì, ovviamente a bordo di Elisa in quanto fuori, nebbia a parte, ci sono 4°C!! Ripresa la strada, ecco all’improvviso profilarsi la sagoma del pedaggio di entrata a Nordkapp. Pur consapevoli dei costi, sborsiamo ben 470 NOK (più di 50 euro) per accedere al parcheggio ed entrare al Visitor Center. A parte un suggestivo filmato proiettato nel cinema interno, il resto è tutto uno spenna grulli, con prezzi assurdi per oggetti altrettanto assurdi; anche di questo eravamo a conoscenza ma d’altronde come si fa ad arrivare a queste latitudini e non visitare Capo Nord?
Dopo le immancabili foto al globo, simbolo di questo luogo, ci rammarichiamo che la nebbia costante impedisca di godere di un panorama sicuramente unico; siamo convinti che con un clima diverso anche il nostro giudizio sarebbe stato meno caustico! Prendiamo la via del ritorno e ci aspettano circa 180 chilometri prima di arrivare al nostro hotel. Secondo i norvegesi, i costi del pedaggio nel tunnel d’andata non sono sufficienti… per cui ci ritroviamo a riversare ancora 192 NOK per rientrare sulla terraferma: che cosa pensavano? Che ci fossimo trasferiti a vivere a Nordkapp, oppure a pescare aringhe da quelle parti? Davvero esosi, se pensiamo che il tutto ci è costato 854 NOK, in pratica 100 euro! Ma noi ci siamo emozionati a fare tutta questa strada e quindi ne è valsa la pena…
Raggiungiamo quindi Skaidi e l’hotel nel quale abbiamo prenotato una camera. Rimaniamo un po’ perplessi in quanto il paese (!) praticamente non esiste, se togliamo la solita stazione di servizio e un non ben identificato market. Avendo letto dei costi proibitivi dei ristoranti norvegesi decidiamo di declinare l’invito del gestore di cenare nel ristorante interno e ci avventuriamo alla ricerca di un pub/pizza/hamburger o simile nei dintorni. Peccato che prima di riuscire a trovare un locale (si badi bene, di qualsiasi tipo!) dobbiamo spingerci fino ad Hammerfest, cioè a 60 km. da Skaidi! Qui seguiamo il consiglio dalla nostra inseparabile Lonely Planet e ci gustiamo una pizza non male al ‘Kaikanten’. Rientriamo al tramonto felici di aver trascorso una giornata stancante e così piena di sensazioni.
Itinerario: Karigasniemi (Finlandia) – Nordkapp (Norvegia)- Skaidi (Norvegia) (Km. 561)
Pernottamento: Skaidi Hotel (bell’hotel raffinato in legno)