Lasciamo di buon mattino Nizwa dal momento che oggi ci aspetta una giornata davvero impegnativa; alle 9.30 abbiamo infatti appuntamento al Marina Bandar Al Rowdha, porto turistico pochi chilometri a est di Muscat, da dove parte una gita in barca da noi prenotata per vedere i delfini e fare un po’ di snorkeling sui magnifici fondali della Riserva di Bandar Al Khayran; nel tardo pomeriggio, poi, è previsto il volo per Salalah, ultima méta della nostra vacanza omanita. Ci imbarchiamo quindi sul motoscafo veloce della Coral Ocean Tours insieme a due famiglie di polacchi con figli alquanto chiassosi e una tenera coppia di lingua spagnola che non smette un minuto di fare effusioni e baciarsi continuamente… insomma, una compagnia alquanto eterogenea!!
Raggiungiamo lo specchio di mare in cui sono stati scorti i delfini qualche ora prima e qui si scatena una sorta di caccia alla volpe: numerose barche e motoscafi si ritrovano, tutti in gruppo, ad aspettare e poi correre nel punto di avvistamento per poi scorgere solo qualche pinna dei pur numerosi delfini che, una volta disturbati dalle imbarcazioni, cambiano velocemente posizione! Diciamo che ci aspettavamo qualcosa di diverso, anche se il vero scopo di questa gita è per noi lo snorkeling nei verdi fondali della costa del fiordo di Bandar Al Khayran. Ci arriviamo verso mezzogiorno e, dopo aver indossato le nostre mute che abbiamo pensato bene di portare in valigia dall’Italia, muniti di pinne e maschera ci immergiamo nelle fresche acque di questo mare pieno di pesci e coralli! E’ davvero entusiasmante nuotare accanto a tartarughe, pesci tropicali multicolore e scorgere sullo sfondo i numerosi coralli; l’incontro con la testuggine è particolarmente emozionate! Rimaniamo almeno un’ora ormeggiati in questo braccio di mare, dove scattiamo varie foto subacquee; facciamo ritorno al porto fiancheggiando la costa che ci mostra le bellezze di queste scogliere, ricche di bellissime spiagge seminascoste di sabbia bianca e di un mare davvero smeraldo!
Una volta rientrati alla Marina, riusciamo a fare una doccia (alla Musla toccherà gelata!) e poi ci concediamo un po’ di relax al ‘Blue Marlin Restaurant’, fronte mare. Qui prendiamo un sandwich e il solito succo di frutta benché notiamo dal menù che qui vengono serviti anche alcolici; è la prima volta che accade! Riprendiamo quindi Tibi e ci dirigiamo verso l’aeroporto, facendo alcune soste lungo il percorso per godere delle ultime immagini di Muscat, tra cui il Palazzo del Sultano e il comprensorio dei palazzi governativi che in precedenza non avevamo fatto in tempo a visitare; con oggi salutiamo la capitale per spostarci a sud, nel Dhofar, la regione più calda e secca del paese, confinante con lo Yemen.
Nell’attesa del volo in partenza alle 18.30, notiamo una popolazione omanita completamente diversa da quella che abbiamo visto fino ad ora; la maggior parte delle donne sono completamente velate o con solo gli occhi scoperti, tutte rigorosamente in nero, e dotate di cellulare ultimo modello! Di europei, tranne noi, neanche l’ombra! Vederle camminare a gruppi, con le loro vesti neri, ha un qualcosa di ipnotico e nello stesso tempo inquietante! Arriviamo a Salalah verso le 20.30, piuttosto stanchi dopo la lunga giornata; ritiriamo la macchina, o meglio un ‘mostro’ di SUV, un Toyota Sequoia V8 di 5,7 di cilindrata; appena avviato, il motore sembra il rombo di un aereo turistico piuttosto che di un’autovettura! Oltretutto è lunga oltre cinque metri e quindi, nei primi minuti di guida, non è facile abituarsi alla sua stazza! Riusciamo nell’ardua impresa di raggiungere il nostro hotel con molte difficoltà, considerando che anche qui vi è lo stesso problema delle grandi arterie di Muscat, dove, una volta entrato, puoi uscirne solamente dopo chilometri! Imbocchiamo strade in senso vietato e, ad un certo punto, incapaci di capire dove si trovi il parcheggio dell’hotel, carichiamo sul Sequoia il gentile, ma imbarazzatissimo, addetto alla reception a cui la Musla chiede aiuto dopo aver raggiunto a piedi l’albergo! Il centro commerciale all’interno del quale è situato il nostro hotel è qualcosa di incredibile, enorme, pieno di negozi di tutti i tipi e con meravigliosi giardini tropicali in cui molti omaniti passeggiano, cenano e ammirano lo spettacolo delle fontane, nonostante oramai siano le undici di sera; non fatichiamo, quindi, a trovare un posto dove mangiare un panino prima di ritirarci in camera, stravolti ma felici ed elettrizzati l’indomani per nuove avventure.
Itinerario: Nizwa – Marina Bandar Al Rowdha – gita alla Riserva di Bandar Al Khayran – Aeroporto di Muscat (Km. 226) => Salalah
Pernottamento: Salalah Gardens Hotel