Salutiamo con qualche lacrimuccia Ta’ Roza, ricordandoci a vicenda come questa sistemazione ci abbia fatto stare davvero bene! Abbandoniamo anche la tranquillità di Gozo per ritrovare, una volta sbarcati col traghetto a Cirkewwa, la frenesia e il sovraffollamento di Malta. Con un incredibile colpo di fortuna riusciamo a trovare un parcheggio per Mati di fronte al nostro hotel (un edificio davvero d’impatto, antico, ben curato e con imposte e bow windows rigorosamente rosse) che si trova proprio in centro, nel dedalo di vie dalle pendenze vertiginose che circondano la via principale. A causa del suo imminente orario di chiusura, ci precipitiamo immediatamente alla Cattedrale di San Giovanni, un monumento che lascia a bocca aperta per la ricercatezza dei suoi interni completamente in oro e per la storia dell’Ordine dei Cavalieri di Malta che i suoi muri raccontano.
Dopo la visita, usciamo in strada e veniamo travolti da una folla festante di persone che, accompagnate da una banda musicale, cantano, ballano e bevono lungo le vie della città che, per l’occasione, sono state addobbate con colorate immagini religiose e statue di santi sparse un po’ ovunque. Scopriamo che oggi si festeggia un santo particolarmente amato a Malta e quindi rimaniamo piacevolmente sorpresi dal tenore di questa festa religiosa, così viva e allegra tanto da sembrare popolata più da tifosi di calcio festanti piuttosto che da pii cittadini! Consumiamo velocemente due ‘pastizzi’ al ‘Cafè Cordina’, pare il più rinomato della città, con palesi origini italiane, e poi recuperiamo Mati per dirigerci a visitare Mdina, antica capitale dell’isola, che vanta un bellissimo centro storico formato da vicoli silenziosi con palazzi monumentali.
Dopo la confusione de La Valletta è davvero un toccasana! Ritorniamo al nostro hotel e qui facciamo un ultimo bagno sul suolo maltese: in realtà ciò avviene nella minuscola piscina che si trova sulla terrazza all’ultimo piano da cui si gode un bel panorama sulla città. In onore del santo, decidiamo di cenare a un tavolino all’aperto del ‘Ristorante San Giovanni’: per festeggiare, o meglio, facendo nostro il motto ‘bere per dimenticare’ in vista della nostra partenza all’alba di domattina, ci viziamo con una bella bottiglia di vino e una cena che ci accontenta in termini di qualità ma soprattutto di… quantità!
Itinerario: La Valletta – Mdina – La Valletta
Pernottamento: Osborne Hotel (antico edificio in pieno centro con piscina sul tetto!)