Prima di lasciare Mizpe Ramon, facciamo un giro allo Spice Quarter, piccola zona della città con vari capannoni adibiti a botteghe artigiane e dove visitiamo la famosa panetteria ‘Lasha Bakery’ per approvvigionarci di cibo per il pranzo. Giungiamo quindi all’Ein Avdat National Park, entrando dall’accesso settentrionale e percorrendo il sentiero fino alle cascate, cioè dove vi sono i gradini che non sono percorribili in discesa. Il posto è davvero meraviglioso e ci ricorda i Wadi omaniti e giordani. Abbiamo la fortuna di visitarlo in solitudine, prima dell’arrivo di alcune chiassose scolaresche. Gustiamo le prelibatezze acquistate all’ombra di alcune capannucce di un parco da merenda: il caldo è quasi soffocante! Raggiungiamo un altro lookout vicino al parcheggio meridionale da dove si gode una bella vista dall’alto sul Wadi; riprendiamo la strada verso Yeruham e nel tratto che porta a Qlgh Aorkaaam vi sono meravigliosi quarzi colorati da osservare. La Musla ha talmente caldo che decide di starsene al freschino dell’aria condizionata della nostra macchina! Poco lontano vi è anche una zona famosa per le sabbie colorate ma questa volta non siamo soli: una moltitudine di militari, tutti dotati di mitra, è qui a campeggiare! Non essendoci abituati, ci stupiamo ancora della quantità di armi con le quali girano ragazzini da poco maggiorenni!
Raggiungiamo quindi i resti di un’altra città nabatea, Mamshit, che pur essendo più piccola di quella vista ieri, risulta meglio conservata. Cominciamo quindi a scendere in picchiata verso il Mar Morto, arrivando a -400 metri sul livello del mare e con il termometro che segna un bel 42° per poi scendere a 38 alle sette di sera a Ein Bokek! Non ci resta che recuperare le forze nella spa dell’hotel in attesa della cena a buffet!
Itinerario: Mizpe Ramon – Ein Avdat National Park – Mamshit – Ein Bokek (Km. 145)
Pernottamento: Oasis Spa Club Dead Sea