Fin dal mattino capiamo che è una giornata partita col piede storto: la Musla, imprudentemente, fa confusione coi liquidi delle lenti e si ritrova un occhio guercio ed arrossato, impossibilitata, quindi, ad indossare le sue amate lenticchie. Si parte così alla volta di Apella, considerata una delle spiagge più belle non solo di Karpathos ma anche d’Europa! La Musla ha un umore vitreo ed indossa la terribile accoppiata occhiali da vista e occhiali da sole, uno sopra l’altro! Il Muslo, come al solito, si dimostra tollerante e guida con maestria fino ad Apella. Già la spiaggia principale, con tanto di ombrelloni ma pressoché deserta (visto che sono le 10 di mattina), ci appare fantastica. E’ una sorta di piscina naturale con acqua trasparentissima e dai colori smeraldo fantastici! Seguendo le indicazioni dei diari letti, ci avventuriamo per un sentiero alla destra della spiaggia principale (con passaggi, a dire il vero, un po’ paurosi a strapiombo sul nulla!) e raggiungiamo il paradiso!
I colori e la bellezza di questa spiaggia sono gli stessi della principale ma la grande differenza è che questa è… deserta! E lo rimarrà praticamente tutto il giorno.
Soffia stranamente poco vento, fa molto caldo e noi continuiamo a fare bagni. A pranzo ci gustiamo le solite due gustosissime tiropite. Nel pomeriggio ci spostiamo per vedere la spiaggia di Ahata: il mare è bello e lo scenario anche ma l’affollamento di ombrelloni e di bambini urlanti ci fa subito scappare via! Troviamo infine un po’ di tranquillità nello spiaggione di Pigadia dove il Muslo cerca di curare con il caldo dei sassi il malessere da mini congestione che la Musla accusa.
Dopo la doccia i due, non particolarmente preoccupati dai vari tentativi precedenti di utilizzare la loro carta di credito, fanno visita a tutte le banche di Pigadia: il bancomat della Musla non viene riconosciuto e la carta di credito del Muslo sembra essere smagnetizzata. I due si rendono quindi conto di essere totalmente squattrinati (rimangono in cassa circa 50 euro che dovrebbero servire al sostentamento muslo fino all’arrivo a Roma). La situazione è critica: chiamare il consolato? Farsi aiutare da Helen? Mettere su un banchetto con le masserizie acquistate a Creta e racimolare qualche euro? Decidiamo di pensarci su, in ogni caso, alla taverna ‘Esperides’ ad Amoopi, posto davvero fantastico e gustoso ma che non viene degnamente onorato dai Musli, preoccupati per lo stato delle loro finanze e dalla reazione del corpulento Gatoulis quando capirà che non abbiamo fatto benzina a Jummy! Domani sapremo il nostro destino…
Itinerario: Pigadia – Apella – Ahata – Pigadia
Pernottamento: Odyssey Hotel (posizione è strepitosa e accoglienza molto cordiale)