Spesso facciamo fatica a staccarci solo per qualche ora da quello che per noi rappresenta la nostra dimensione ideale, ma non disdegniamo alcune puntate fuori porta. Oggi è la volta di una toccata e fuga sul Mar Ligure. In poco meno di tre ore, percorrendo la sempre deserta A26, arriviamo comodamente a Rapallo, dove abbiamo da sbrigare alcune pratiche burocratiche; spira un dolce venticello, il cielo è limpidissimo ed è tutt’uno con l’azzurro del mare. Facciamo rifornimento di focacce per il pranzo da Tossini, vera e propria tappa obbligata ogni qualvolta veniamo a Rapallo, per poi dirigerci ad Arenzano dove abbiamo intenzione di trascorrere la giornata al mare; incredibilmente e con un gran colpo di fortuna, riusciamo a trovare subito un parcheggio, neppure a pagamento, fatto che spesso risulta una vera e propria impresa in questo luogo!
La Musla ha trascorso molti anni della sua fanciullezza in questa località marina e tornarci è come fare un tuffo nel passato: Arenzano è il profumo di pini marittimi del bel lungomare, mischiato a quello della crema solare e della salsedine del mare. E’ il familiare odore delle cabine in legno bruciate dal sole e del profumo diffuso di focaccia genovese mangiata in riva al mare! Volendo rivivere un vero e proprio amarcord, puntiamo subito ai Bagni Lido (dove la nonna della Musla, per molti anni, è stata presenza fissa per l’intera stagione) ma questi sono al completo, così come molti altri. Riusciamo a rimediare due lettini e un ombrellone ai vicini Bagni San Pietro; il fare ‘mare’ accalcati su una spiaggia organizzata, partecipi di ogni parola del vicino di ombrellone, è lontano mille miglia dalle abitudini dei Musli… ma per mezza giornata può andare bene! Certo se passassimo solo qualche giorno in questa situazione ne usciremmo pazzi! Abituati alla frescura dei 26 gradi scarsi dell’acqua della nostra piscina, troviamo il mare estremamente caldo e piacevole; gente a parte, il mare ha comunque sempre il suo fascino, unico e imperdibile! L’acqua è pulitissima e di una limpidezza che la Musla stenta a ricordare in questi lidi; anzi, la mente va a immagini di correnti di acqua sporca e oleosa provenienti dalla vicina Genova quasi ogni pomeriggio, ma ora la situazione è decisamente diversa; come si faceva da bambini, la Musla convince il Muslo a raggiungere la piattaforma che funge da boa di ogni stabilimento e da lì sopra godersi un po’ di tranquillità, lontano dalle voci della spiaggia. I monti verdissimi del Parco del Beigua fanno da cornice alle case, tutto sommato basse e misurate per essere in una località turistica della riviera ligure!
Dopo una passeggiata per il carruggio, non possiamo che terminare questa giornata al nostro ristorante preferito ormai da molti anni e in cui non manchiamo di fare tappa ogni qualvolta veniamo ad Arenzano: l’AranciAmarA. Nascosto dal clamore del lungomare, si trova a pochi metri dalla casa della nonna in cui veniva la Musla da bambina e ogni volta è una riconferma di ottima cucina a prezzi tutto sommato modici, considerando la media di Arenzano. I Musli dividono un lungo piatto di bruschette al pomodoro e una insuperabile mozzarella di bufala in crosta in salsa di pomodoro; le porzioni sono davvero abbondanti e già questo basterebbe a completare la cena! Ma noi abbiamo ordinato anche un altro piatto: le classiche trofie al pesto, cucinate splendidamente. Le porzioni sono di tali dimensioni che la Musla, non volendo buttare tale ben di Dio, chiede di potere avere il ‘doggy bag’ (per inciso, riesce a mangiare sì e no la metà del piatto!).
Si conclude così questa toccata e fuga al mare: non possiamo dire di sentire la nostalgia di trascorrere un po’ di tempo al mare, forse accade maggiormente pensando al mare greco da noi sempre amato; c’è da sottolineare che la condizione di calca e ammassamento che caratterizza gran parte dei litorali italiani non invita a fare vacanze marine, almeno per noi che siamo amanti della tranquillità e della pace del silenzio. Di contro, sicuramente è sempre bello avvertire il sapore di sale sulla propria pelle e correre, come si faceva da bambini, sulla sabbia cocente per raggiungere il prima possibile, finalmente… il mare!